CASTIGLIONE – “Il Comune di Castiglione della Pescaia continua a navigare in acque agitate: dopo il mancato rispetto del patto di stabilità, ora l’accertamento della Corte dei Conti”.
Michele Giannone, coordinatore di Forza Italia e capogruppo di opposizione in consiglio comunale a Castiglione della Pescaia, evidenzia la “mancata osservanza della disposizione emanata dalla Corte dei Conti Toscana che prevedeva la trasmissione della pronuncia del 30 novembre 2016 al Consiglio comunale di Castiglione della Pescaia”.
Giannone pur non entrando nel merito delle responsabilità relative alla mancata trasmissione e alla totale mancanza di comunicazione al consiglio comunale, evidenzia come “la Corte, per il rendiconto del 2014, sia stata molto chiara ed esplicita”.
“La Corte dei Conti – aggiunge Giannone – sostiene che “è da considerarsi grave in quanto espressione di situazioni sottostanti contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità” e che “saranno oggetto di valutazione da parte della Sezione nella successiva fase di controllo”.
I consiglieri Giannone e Palmieri, in merito all’Ato Uno – hanno espresso la loro contrarietà con una dichiarazione di voto in seno all’apposito ordine del giorno del consiglio comunale, distinguendosi con il gesto formale dell’uscita dall’aula poiché la ritengono “una disputa risolvibile internamente al sistema Pd a cui appartengono il presidente Rossi e il sindaco Farnetani, (quest’ultimo è anche componente di giunta Anci Toscana, sempre a targa Pd)”.
I consiglieri Giannone e Palmieri esprimono solidarietà agli ormeggiatori castiglionesi “per i canoni d’oro che la Regione Toscana ha imposto sul fiume Bruna e hanno fatto predisporre al capogruppo alla regione Toscana di Forza Italia Stefano Mugnai una specifica interrogazione”.
Il capogruppo Giannone rimarca su quest’ultima questione “le contraddizioni interne al Pd, con la sezione locale che ha preso pubblicamente le distanze dagli atti fatti dal presidente Rossi chiedendo ai suoi rappresentanti in regione di “ricercare le risorse economiche necessarie al bilancio regionale in risparmi di spesa anzichè nell’indiscriminato aumento dei tributi” . Un partito senza una visione unitaria – chiude Giannone – con provvedimenti che colpiscono settori vitali dell’economia locale, che confermano il Pd partito delle contraddizioni”.