CASTEL DEL PIANO – Nuova linfa per l’ospedale di Castel del Piano e più servizi per i cittadini residenti nel comprensorio amiatino.
Da alcune settimane, infatti, sono entrati in funzione due nuovi strumenti per la diagnostica: la risonanza magnetica e il mammografo digitale.
La RM è di tipo aperto, a basso campo, come quella in funzione a Grosseto; può effettuare risonanze al rachide cervicale, al rachide lombare e alle articolazioni, prescritti con priorità “breve”, “differibile” o “programmata”, come previsto dalle indicazioni regionali.
La nuova risonanza magnetica incrementa l’offerta diagnostica, affiancandosi a quelle a basso campo di Grosseto e Orbetello, integrandosi con la RM ad alto campo, in funzione all’ospedale del capoluogo. Rappresenta, inoltre, un riferimento per la popolazione dell’Amiata, della Maremma e delle zone limitrofe, nell’ottica della rete aziendale per l’offerta diagnostica.
Il mammografo digitale è uno strumento di ultima generazione, che sarà utilizzato, al momento, per lo screening del tumore del seno. In precedenza, le donne residenti nella zona, invitate a fare la mammografia dalla Asl, avevano a disposizione il camper con il mammografo, che garantiva un servizio ottimale, ma indubbiamente con maggior disagio.
L’ospedale di comunità, inaugurato ad aprile del 2010 al terzo piano dell’ospedale, è stato ampliato e spostato al secondo piano, in un ambiente completamente rinnovato, dotato di due palestre, riservate ai pazienti in riabilitazione.
Come previsto nei Patti territoriali, infatti, i posti letto sono passati da 4 a 10 (di cui due, in camere singole, per i pazienti in fase terminale), cui si aggiungono sei posti per la riabilitazione residenziale territoriale (ex articolo 26).
L’ospedale di comunità, infatti, è una struttura rivolta ai pazienti che non necessitano dell’assistenza ospedaliera tradizionalmente intesa, ma di trattamenti terapeutici o riabilitativi che non possono essere effettuati a domicilio.
Ad esempio, per particolari patologie croniche, dopo una dimissione, per le cure palliative e in tutti quei casi in cui non è possibile adeguata assistenza a casa. Non una struttura ospedaliera, dunque, ma territoriale, all’interno della quale i ricoverati sono in cura ai propri medici di famiglia e vengono assistiti, sulla base di uno specifico piano di trattamento.
“Abbiamo mantenuto gli impegni presi per questo ospedale – ha dichiarato il direttore della rete ospedaliera della Asl, Daniela Matarrese – incrementando la dotazione strumentale e potenziando l’assistenza territoriale con il nuovo ospedale di comunità. Un servizio fondamentale per una zona come quella amiatino, con età media elevata, bisogni assistenziali diffusi e legati alla cronicità, che possono trovare, in questo modo, adeguate risposte ambulatoriali e ospedaliere, anche grazie ad una sempre maggiore collaborazione tra specialisti ospedalieri, medici di base le aggregazioni funzionali territoriali. È la conferma che i programmi aziendali vedono in tutti gli ospedali, in rete tra di loro e con le strutture territoriali, il modello di assistenza integrata che vogliamo offrire ai nostri cittadini. Peraltro, l’ospedale di Casteldelpiano si arricchisce anche degli ambulatori per la tiroide.”
Soddisfatto il sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci: “Le inaugurazioni di oggi – ha detto – dimostrano che gli impegni assunti con i Patti territoriali sono stati mantenuti e che sono state date risposte alle richieste del territorio, di cui noi amministratori ci siamo fatti portavoce. I nuovi strumenti e l’ampliamento dell’ospedale di comunità miglioreranno l’assistenza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.”