FIRENZE – Cinque forze politiche presenti in Consiglio regionale insieme per sostenere la continuità del funzionamento dei Centri per l’impiego nelle province toscane.
I capigruppo di Pd, Forza Italia, Si Toscana a Sinistra e FdI – rispettivamente: Leonardo Marras, Stefano Mugnai, Tommaso Fattori e Giovanni Donzelli – e la consigliera del M5S Irene Galletti, hanno infatti sottoscritto una mozione che prevede impegni precisi per la giunta regionale.
Innanzitutto, “proseguire e rafforzare il proprio ruolo in Conferenza Stato-Regioni per arrivare quanto prima al rinnovo per il 2017 dell’Accordo Quadro per la continuità di funzionamento dei centri per l’impiego, nonché ad un piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro”.
In secondo luogo, “continuare a garantire le risorse di propria competenza per il funzionamento di tali Centri, indispensabili per la promozione di politiche attive volte al reinserimento lavorativo dei soggetti non occupati” ed, infine, “attivarsi nei confronti del Parlamento al fine di garantire nella prossima legge di stabilità norme specifiche per il rinnovo dei contratti a tempo determinato da parte delle Province in scadenza a fine anno”.
Nel testo della mozione, oltre a ricordare che dal 2015 la competenza su formazione e orientamento al lavoro è tornata regionale, con i Centri per l’impiego nelle dieci province che quindi ad essa fanno riferimento, si sottolinea che “la Regione Toscana si è data da subito l’obiettivo che anche il personale dei centri per l’impiego diventasse regionale (circa 1.000 operatori tra interni ed esterni), per qualificare ulteriormente i servizi per il lavoro e unificare su tutto il territorio le forme di sostegno ai lavoratori e a chi cerca lavoro, ma che tale processo non si è ancora concretizzato”.
I cinque proponenti concordano inoltre nel constatare che “i Centri per l’Impiego vivono ormai da tempo un clima di criticità operativa dovuta sia all’incertezza normativa, sia agli aspetti inerenti la dotazione finanziaria necessaria al funzionamento degli stessi”, incertezza finanziaria che “ha pregiudicato anche il processo di stabilizzazione dei livelli occupazionali”.
A fine 2016, infatti, scadono gli accordi sottoscritti finora tra Governo e Regione, e con essi, i numerosi contratti a tempo determinato degli operatori dei Centri, “impossibili da rinnovare senza una apposita previsione di legge che permetta alle ex Province (ancora datrici di lavoro) di superare in deroga i divieti in essere”.
Quindi, la mozione unitaria, vuole rispondere a questa duplice esigenza: continuare a far vivere l’esperienza dei Centri e, con essi, i rapporti di lavoro di decine di operatori.
Intanto, qualche spiraglio è sembrato aprirsi il 10 novembre scorso, quando “è stata comunicata la volontà del Governo di reperire le risorse per il funzionamento dei Centri per l’Impiego, per la copertura delle spese del personale (secondo un principio di ripartizione dei costi tra Governo e Regioni), nonché di inserire in legge di stabilità una norma specifica che consenta alle Province di rinnovare i contratti a tempo determinato in scadenza”. Ora, l’obiettivo è fare presto, chiedendo a Governo e Parlamento di fare la loro parte e ribadendo che la Regione Toscana conferma il suo impegno.