FOLLONICA – Gesué Ariganello, capogruppo Pd Follonica, Ettore Chirici, capogruppo Gente di Follonica e Francesco Aquino, capogruppo Socialisti Autonomie Locali, interviene sulla questione del cogeneratore.
“Abbiamo appreso la notizia che Sei Toscana ha deciso di acquisire quote di Scarlino Energia, la società dell’inceneritore del Casone – si legge in una nota – Premesso che non è in discussione il principio, in sé legittimo, per il quale un’azienda possa decidere proprie strategie, in certe situazioni subentra anche quello dell’opportunità e del rapporto con i maggiori clienti dell’azienda medesima”.
“Sei Toscana – scrivono i tre esponenti politici – non è un’impresa qualunque, essa gestisce il ciclo dei rifiuti nelle aree della Toscana del sud, compresa la nostra. Questa scelta è quantomeno sconcertante, bene ha fatto l’assessora Mirjam Giorgieri a criticarla: perché Sei investirebbe denaro per buona parte proveniente dalle proprie attività dovute ad una gara attualmente sotto il mirino della Magistratura; perché Sei investirebbe denaro per buona parte proveniente dalle tariffe a carico di cittadini ed imprese del territorio col quale sarebbe allora molto meglio confrontarsi come rendere più efficiente e meno oneroso il servizio affidatole, visto che produce guadagni consistenti utilizzabili altrimenti rispetto all’inceneritore (ha l’obbligo contrattuale di trasformare parte dei profitti per migliorare il servizio; ma su questo sfugge al confronto con la parte pubblica che ricopre il ruolo di pianificazione e controllo)”.
“Perché Sei investirebbe denaro per buona parte proveniente dalle tariffe a carico di cittadini ed imprese del territorio in un’attività le cui autorizzazioni sono ancora con giudizi pendenti ed economicamente prossima al disastro; perché Sei investirebbe, con i nostri soldi, in un inceneritore non voluto da questo territorio e col rischio evidente di trovarsi in conflitto con le strategie proposte dalla zona nord del grossetano ed in prima persona dal Comune di Follonica”.
“Ci attendiamo – conclude una nota – una precisa e categorica presa di posizione dell’Ato Sud e degli altri comuni (Follonica attraverso l’assessora Giorgieri è stata chiara) che definisca l’impianto di incenerimento di Scarlino al di fuori di ogni logica e strategia nel campo dei rifiuti”.