GROSSETO – Iniziata la valutazione di impatto ambientale per il tratto della Tirrenica tra Grosseto e Ansedonia. Sel e i Cinque Stelle intervengono con due note stampa.
“Non è più possibile perdere tempo – scrive Sel – Governo e Regione hanno dimostrato la loro insensibilità nei confronti di questo territorio. La Provincia non è più rappresentata democraticamente e non svolge più il ruolo politico di qualche anno fa, e i comuni hanno negli ultimi tempi cambiato colore e posizione sul tema. In questo contesto è necessario assumere quel compito che le istituzioni e larga parte della politica, dal Pd al centrodestra, evidentemente non intende svolgere”.
“Per questo – incalza Sel – quindi invitiamo tutti i soggetti che svolgono servizi di assistenza sanitaria e sociale (Croce Rossa, Misericordia, Anpas, Auser), le cooperative sociali che svolgono servizi sul territorio, l’Asl, la Tiemme, la Camera di commercio e le associazioni di categoria dei settori agricoltura, artigianato, commercio e turismo a valutare il costo economico ed ambientale che questa infrastruttura comporterà per lo svolgimento dei servizi e per le attività dei propri associati. Come noto infatti l’ipotesi di autostrada nella nostra provincia trasforma l’attuale Ss Aurelia (pubblica e gratuita) in un’autostrada a pagamento, dove tra l’altro alcuni mezzi non potranno passare, nel tratto dal Chiarone ad Orbetello Scalo e da Fonteblanda fino a Grosseto. E’ necessario non credere alla favola dell’esenzione del pedaggio in quanto questa autostrada è ipotizzata in questo modo solo ed esclusivamente per intercettare il traffico locale”.
“E’ necessario quindi fare bene i conti – si legge ancora nella nota di Sel – da anni si parla di 15/18 centesimi al chilometri. Questa sarà più o meno la cifra che si pagherà a sud di Grosseto mentre, per ora, a Nord (Follonica, Gavoranno, Scarlino) sarà gratuita compiendo così una evidente disparità tra cittadini ed aziende della stessa provincia e regione. Ricordiamo a tutti che chiunque dai comuni di Orbetello,Capalbio, Manciano, Monte Argentario, Isola del Giglio, Magliano, Pitigliano, Sorano dovrà andare a Grosseto pagherà e la stessa cosa viceversa. Alle associazioni turistiche in particolare chiediamo di valutare inoltre quali conseguenze questo progetto avrà dal punto di vista ambientale e paesaggistico e quali ripercussioni ci saranno per le strutture ricettive che vivono grazie alla bellezza del nostro territorio”.
“Vogliamo ribadire a gran voce il nostro sì alla messa in sicurezza dell’Aurelia e il nostro no all’Autostrada Tirrenica – aggiunge il Movimento Cinque Stelle – e vogliamo ricordare al sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna il suo identico impegno pubblico preso con i cittadini durante tutta la precedente campagna elettorale, nell’intento di preservare la Maremma.
Il motivo per cui Enrico Rossi e il suo Pd vogliono la realizzazione di quest’opera non può che trovare giustificazione nel voler anteporre l’interesse dei privati che li sostengono a quello che invece dovrebbe essere il compito della politica, cioè l’interesse dei cittadini”.
“Inoltre per l’autostrada tirrenica – aggiungono i pentastellati – che dovrebbe partire da Grosseto sud fino a Civitavecchia, la Sat spa tutt’ora non ha ancora pubblicato il piano economico e finanziario (Pef) definitivo né il progetto ufficiale, quindi non si conosce ancora il percorso in punti critici come Orbetello e Albinia. Riteniamo assurdo quindi regalare ad una società privata una strada pubblica come l’Aurelia, già finanziata dalla collettività in passato, quando la messa in sicurezza dell’opera comporterebbe un costo decisamente inferiore”.
“Ad ottobre 2014 – proseguono i Cinque Stelle- l’amministrazione di Capalbio ha votato all’unanimità una mozione del movimento 5 stelle per dire no all’autostrada e sì alla messa in sicurezza dell’Aurelia, ed anche il comune di Follonica ha sostenuto tale scelta. Tuttavia il presidente Enrico Rossi invece di accogliere le richieste dei suoi sindaci, che rappresentano il volere dei cittadini maremmani, porta avanti il suo progetto nell’interesse dei privati che vogliono trarne profitto. Il futuro dovrà vedere necessariamente una diminuzione del trasporto su gomma e un aumento del trasporto di merci su ferro e forme di mobilita alternativa sostenibile, quindi tale opera non ha alcun senso.
Il patrimonio ambientale, archeologico , la salute e il benessere dei cittadini hanno un valore incalcolabile, per questo vogliamo che l’Aurelia resti pubblica. Chiediamo quindi che il sindaco Vivarelli Colonna mantenga la promessa elettorale, nell’interesse del nostro territorio”.