GROSSETO – Da Grosseto un no compatto al governatore Enrico Rossi e all’ipotesi di un unico Ato regionale per la gestione dei rifiuti. Un no che arriva alla fine del consiglio comunale straordinario voluto dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna che all’indomani dell’inchiesta choc sui rifiuti e sull’Ato sud aveva espresso la sua contrarietà all’istituzione del nuovo Ato regionale.
La seduta con un unico punto è stata interrotta quasi subito per aprire la conferenza dei capigruppo. Il mandato dei rappresentanti dei gruppi era chiaro: trovare una sintesi su unico documento, in modo che il consiglio potesse licenziare un solo atto con una posizione unitaria.
Sul tavolo della discussione infatti c’era la proposta di mozione della maggioranza di centrodestra, illustrata in apertura dei lavori dal sindaco, e gli emendamenti di Movimento 5 Stelle e centrosinsitra.
«Nel sistema dell’area vasta – ha spiegato il sindaco nel suo intervento – già i sindaci contano pochissimo. Nel caso in cui l’Ato diventasse di dimensione regionale noi Comuni conteremmo ancora meno. Saremmo sempre più impotenti, ma con la responsabilità che ci viene attribuita dai cittadini che poi si lamentano con noi, di giorno e di notte».
«Non siamo riusciti a capire perché Rossi abbia stranamente proposto un Ato unico in Toscana e non riusciamo a capire come non ci si rende conto a Firenze dei danni che abbiamo avuto con la gestione di questa politica di area vasta, non solo nei rifiuti».
Un’indicazione importante è arrivata anche per quanto riguarda la tutela dei lavoratori del settore e l’organizzazione del servizio. L’idea infatti è quella di prevedere non più il gestore unico, ma più gestori.