GROSSETO – «Il trasporto pubblico locale assume, sempre di più, le caratteristiche del dramma collettivo: la qualità del servizio peggiora, aumentano, in alcune zone della regione, le corse non realizzate per mancanza di bus e di autisti, così come aumentano anche le avarie dei bus durante i servizi». Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna interviene sul trasporto pubblico locale.
«Giovedì un bus si è incendiato ad Arezzo: i passeggeri sono stati messi in salvo grazie alla prontezza dell’autista. A Livorno il Comune ritiene che un dirigente del Ctt Nord abbia compiuto atti di sabotaggio del servizio. A Grosseto vengono fatti viaggiare autobus vecchi di oltre vent’anni con evidenti problemi manutentivi – prosegue Vivarelli Colonna -. In questo scenario sconfortante, pare che la gara per l’affidamento per i bus di tutta la Toscana sia in dirittura d’arrivo, nonostante un ricorso al Tar che ha emesso la sentenza nelle settimane scorse e che, pur non annullando la gara, chiede alla Regione di rifare presentare, ai due concorrenti Mobit ed Autolinee Toscane, il piano economico e finanziario che fa parte dell’offerta economica».
«C’è da chiedersi, adesso, perché la Regione non si sia ancora attivata, dopo la dichiarazione del presidente Enrico Rossi che annunciava alla stampa che la gara rimaneva valida, ma che i concorrenti dovevano rifare l’offerta economica secondo gli schemi definiti negli atti di gara – scrive il primo cittadino del capoluogo -. Evidentemente rifare un piano economico e finanziario risulta più difficile del previsto. Adesso c’è l’urgenza di conoscere il nome della ditta aggiudicataria della gara, per poter così attivare gli investimenti e la riorganizzazione dei servizi che erano e rimangono gli obiettivi principali. Ed è necessario anche evitare il perdurare di perdite economiche dovute alla mancata assegnazione».
«Ed invece, dalla segreteria regionale del Pd, viene richiesto al governatore Rossi di rifare tre gare per il trasporto pubblico locale, quindi di annullare quella in corso rischiando di creare l’ennesimo carrozzone, al pari di Sei Toscana. Un segnale in controtendenza che sembrerebbe esprimere una volontà politica di cristallizzare quanto oggi esiste per garantire la permanenza degli attuali gestori indipendentemente da cosa potrà accadere al servizio di trasporto pubblico locale. Se la gara fosse invalidata – sottolinea il sindaco -, i 60 milioni di euro previsti dalla Regione per il lotto unico andrebbero persi e, con essi, anche molti chilometri di servizio e altrettanti posti di lavoro».
«L’impressione che si ha, guardando questa commedia dell’assurdo, è che la confusione sia a tutti i livelli: dalle scelte politiche a quelle di gestione. Mentre questo spettacolo indecoroso va in scena, ci sono i cittadini, quelli che aspettano l’autobus alla fermata: anziani che si spostano per le cure, giovani che vanno a studiare, donne che devono accudire i figli. Sono le categorie più deboli, che proprio per questo devono avere un occhio di riguardo. Basta attendere ancora – conclude Vivarelli Colonna -: che qualcuno dica loro quando passerà il loro autobus».