FOLLONICA – Incontro tra i rappresentanti dell’associaizone La Duna e il sindaco di Follonica Andrea Benini. Sul tavolo della discussione il Parco di Montioni e il rinnovo della convenzione con Bandite di Scarlino per la gestione del patrimonio agroforestale che riguarda la Città del Golfo.
«Avevamo già avuto un incontro prima dell’estate – dicono dalla Duna – e questo era una verifica degli impegni presi in quell’occasione, nella quale avevamo parlato di controllo dei rifiuti illecitamente abbandonati, dell’ex canile ENPA e canile del Martellino, dello stato delle strutture storiche nell’area delle cave di Montioni, della cava/discarica e di un azienda agricola, il podere Zonfone, al centro di controversie da almeno un decennio.Siamo stati riconoscenti a Sindaco e vice per la possibilità di avere documentazione relativa a convenzioni e controversie così da poter avere un’idea più chiara della situzione .Purtroppo la cancellazione del consorzio del parco, dovuta alla dismissione di moltissimi Enti a seguito delle Leggi sulla semplificazione varate dal governo Renzi, ha complicato tutto. Non sono stati ancora portati a termine i passaggi necessari ad ottenere una sorta di accordo tra comuni e regione per una gestione unitaria dell’area… Oggi ognuno gestisce o fa gestire il suo, Follonica da Bandite di Scarlino e gli altri comuni, Massa Marittima, Suvereto e Piombino dalla Comunità Montana. Non sono stati nemmeno smobilizzati 70mila euro che erano stati promessi al nostro comune per il rifacimento di aree pic nic e rifacimento di sentieri e percorsi».
«La pulizia e la rimozione dei rifiuti segna il passo e la rimozione delle strutture abbandonate dei canili rimane li nonostante siano diversi anni che quello comunale è stato trasferito alla Botte e l’altro è stato oggetto di ordinanza di rimozione e smantellamento: tutto come fosse il primo giorno di abbandono, anzi, l’area è diventata una vera e propria discarica abusiva. Ci sono state segnalazioni e interventi ma rimane tutto lì, in attesa di un accordo tra comuni vicini che però non arriva. Forse era meglio includere nel bando per il nuovo canile (700mila euro) l’obbligo della rimozione delle vecchie strutture».
Per la cava/discarica rimangono le vecchie notizie, nessun rifiuto ( gesso tioxide) entra fino a che non ci sarà l’autorizzazione regionale, che ad oggi tarda da parecchio tempo. Intanto l’impianto di depurazione nelle acque in uscita e il controllo sul territorio e bosco limitrofo ha degli alti e bassi…pochi giorni fa abbiamo segnalato noi una piccola fuoriuscita dovuta alle forti precipitazioni… Forse spettava ad altri vigilare, ma ci siamo abituati. Questo tra l’altro è un altro punto che abbiamo fatto presente al Sindaco e vice Pecorini, la mancanza da parte del nostro comune di una figura o soggetti che vadano a controllare quello che succede. Con tutto il rispetto non abbiamo ritenuto accettabile che Bandite di Scarlino ricoprisse il doppio ruolo di controllore e controllato….Abbiamo ricevuto degli assensi ma ad oggi niente di concreto.Relativamente al podere Zonfone abbiamo appreso che e’ vigente un contenzioso da almeno 4 anni tra amministrazione follonichese e gestore. Abbiamo espresso dei forti dubbi sul bando di gara e attribuzione della gestione , attribuzione che sembra non aver tenuto conto del fatto che il podere ( 8 ettari di edifici,terre, bosco , vigneto e oliveta) si trovi nel territorio del parco e per questo sottoposto al regolamento dello stesso, tanto che quando il vincitore della gara ha chiesto di partire con il piano di miglioramento agricolo ( PMA) si è visto negare risolutamente il permesso, sia dal consorzio del parco che dal comune di Follonica… Viene da chiedersi se chi ha valutato il bando e chi lo ha emesso sapeva ed ha specificato che si trattava di un area parco e non di terreno agricolo semplice… Abbiamo chiesto che il contenzioso al TAR, fermo da più di tre anni, venga sollecitato alla discussione e risoluzione, in modo da arrivare ad un chiarimento dovuto alla cittadinanza e all’amministrazione stessa In definitiva siamo grati della possibilità di confrontarci ma rimaniamo un poco delusi dai percorsi intrapresi e dal perseverare di situazioni annose e mai risolte. Confidiamo comunque che Follonica possa esprimere un controllo maggiore e maggior potere di indirizzo sul territorio di cui abbiamo parlato».