GROSSETO – Da alcune settimane, ha preso servizio all’Unità funzionale Salute mentale Infanzia e Adolescenza (UFSMIA) della zona Colline dell’Albegna, la nuova neuropsichiatra infantile, la dottoressa Mariarosa Siracusano. Con l’arrivo della specialista, l’organico è tornato al completo e ha ripreso la piena capacità operativa.
L’equipe, composta dalla neuropsichiatra infantile, uno psicologo, una fisioterapista, tre logopediste, una educatrice professionale, infatti, “si occupa della diagnosi, la cura e la riabilitazione dei disturbi neuropsichici dell’età evolutiva, in raccordo con le strutture di riferimento regionale (Stella Maris e ospedale Meyer) per i casi più complessi”, spiega il dottor Mauro Camuffo, direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile di Grosseto e responsabile dell’UFSMIA Colline dell’Albegna.
“Il gruppo multidisciplinare – aggiunge – collabora, inoltre, con le scuole del territorio per favorire l’inserimento scolastico e sociale dei ragazzi con disturbi neuropsichici, attraverso interventi educativi in collaborazione con i servizi sociali. Su richiesta delle famiglie dei ragazzi già in carico al servizi, l’equipe svolge anche consulenze per le scuole e, nel caso di ricoveri, per i reparti ospedalieri”.
L’attività dell’Unità funzionale Salute mentale Infanzia e Adolescenza (UFSMIA) Colline dell’Albegna
Nel 2015 l’UFSMIA è stata contattata da 456 utenti, di cui 109 primi contatti. I bambini e i ragazzi seguiti da un insegnante di sostegno a scuola sono circa 150, mentre 185 sono quelli che hanno usufruito di trattamenti riabilitativi (logopedia, fisioterapia) ed educativi. In percentuale, circa 7 minori su 100 del territorio di riferimento ricorrono ogni anno alle prestazioni degli operatori dell’unità funzionale.
Le patologie più frequenti tra i pazienti in carico all’UFSMIA, sono i disturbi specifici dell’apprendimento, del linguaggio, le disabilità intellettive, le paralisi cerebrali infantili, i disturbi psichiatrici come depressione e ansia, i disturbi dello spettro autistico.