GROSSETO – Ben sei telecamere a circuito chiuso presidieranno le zone chiave attorno all’ospedale Misericordia. Si tratta di aree continuamente segnalate dai cittadini per ripetuti episodi di molestie, sino a presunte estorsioni. Situazione che è andata man mano aggravandosi rendendo indispensabile un giro di vite. Gli occhi elettronici saranno operativi già dalle prossime ore.
“Nostro compito – spiegano il sindaco e l’assessore alla Sicurezza – è quello di garantire la buona qualità della vita dei cittadini.
Chiunque deve essere nelle condizioni di potersi muovere serenamente in città e nelle frazioni, figuriamoci poi in luoghi, come l’ospedale, che meritano ancor più rispetto”.
Ma attenzione, le telecamere acquisiranno immagini visionabili solo dalle autorità preposte. E per far sì che queste possano accedervi è indispensabile che i cittadini facciano la loro parte: “Chiediamo a chi viene molestato – proseguono sindaco e assessore – di denunciare il fatto alle forze dell’ordine così che queste possano utilizzare le immagini riprese dalle telecamere e allegarle ai verbali”. Gli occhi elettronici sono, dunque, a tutti gli effetti non solo un deterrente per i male intenzionati, ma anche e soprattutto un supporto ai cittadini onesti. “Abbiamo bisogno – concludono – del vostro sostegno, della vostra collaborazione. Possiamo stroncare il fenomeno dell’abusivismo e dare un’impronta di legalità e sicurezza al capoluogo. Ma dobbiamo farlo tutti. Insieme”.
Oltre a quelle previste nella zona del Misericordia il Comune ha installato altre 11 telecamere sparse tra città e frazioni. La stragrande maggioranza di queste è ottimizzata per la lettura delle targhe e posizionata in luoghi strategici per il traffico veicolare. Tutti questi apparecchi sono già collegati alla centrale operativa della polizia municipale e costantemente visionati dal personale in divisa.
Obiettivo è dare ancora più strumenti agli organi preposti