GROSSETO – La copertura di Eternit della scuola di via Monte Bianco «Al momento non necessaria la messa in sicurezza tramite sostituzione o incapsulamento». È questo il risultato della perizia condotta dalla Studioambiente srl, il laboratorio incaricato dal Comune di Grosseto di effettuare una perizia sul tetto della scuola elementare.
La richiesta di accertamenti al comune era partita dalla preside, Loretta Borri, il 3 ottobre. Già il 4 i tecnici del laboratorio incaricato dal comune hanno effettuato un sopralluogo e i campionamenti sul tetto dell’edificio.
«L’indagine – si legge nel rapporto del laboratorio che oggi è stato affisso all’entrata della scuola elementare – è stata svolta per la presenza di coperture in eternit, realizzate in matrice cementizia e contenenti amianto crisolito, al fine di valutare lo stato in essere delle coperture. Le coperture sono presenti sul solo padiglione al piano rialzato della scuola elementare per una estensione di circa 200 m2». Una pratica, quella dei tetti in amianto, molto frequente per gli istituti scolastici costruiti negli anni 70, e infatti quella di via Montebianco non è l’unica scuola ad avere il tetto in eternit.
«Le coperture non risultano degradate – si legge nel rapporto – e sono a vista e prive di qualsiasi altra copertura, se non alcune zone con presenza di vecchia vernice colorata sulla parte esterna, mentre non sono accessibili nella parte inferiore dove è presente un soffitto a massetto e quindi con la totale impossibilità di contatto diretto con la superficie delle lastre».
Praticamente, secondo il rapporto tecnico, le coperture in amianto non sono in contatto con gli ambienti frequentati dai bambini e dagli insegnanti, essendo però scoperte dalla parte esterna il laboratorio ha effettuato analisi anche sull’aria «sono stati predisposti dei campionamenti di aria mediante campionatori fissi con raccolta di eventuali fibre libere su filtri specifici e successiva valutazione in laboratorio. Per i campionamenti sono stati prelevati circa 200 litri di volume di aria, con flusso di circa 3,3 litri/min., costante per tutto il tempo di campionamento».
«All’interno della scuola elementare sono stati individuati tre siti di campionamento ove sono stati posizionati i campionatori fissi e mantenuti per 4 ore di campionamento, precisamente al piano rialzato e sotto il tetto con copertura a lastre di eternit – si legge ancora nel rapporto -. I valori ottenuti sono quasi mille volte inferiori ai limiti per ambienti di vita e ancora di più a quelli per ambienti di lavoro. I dati sopra riportati escludono qualsiasi rischio di esposizione e quindi di pericolo per gli studenti e per i docenti della scuola, senza alcuna necessità di interdizione dagli ambienti indagati. Essendo però la copertura di un complesso scolastico si consiglia la ripetizione della valutazione ogni 12 mesi fino alla messa in sicurezza delle stesse, al fine di prevenire un eventuale repentino peggioramento».