GROSSETO – Quali sono le rilevanti novità introdotte dal nuovo regolamento di attuazione per la qualità del territorio rurale che la Regione Toscana ha recentemente approvato? Se ne è parlato questa mattina nel corso di un incontro tra l’Amministrazione comunale di Grosseto ed i professionisti appartenenti agli ordini maggiormente interessati dall’argomento: il Collegio dei geometri e dei geometri laureati di Grosseto ed il Collegio dei periti agrari della provincia di Grosseto.
“In campagna elettorale abbiamo preso l’impegno contro l’abbandono delle campagne – spiega il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna -: nel territorio aperto della piana grossetana a esclusiva funzione agricola, con questa norma che oggi introduciamo, dopo un attento studio di fattibilità e di rispetto paesaggistico, ci sarà la possibilità di recuperare le volumetrie in eccedenza deruralizzate e destinate così a abitazioni civili per i familiari. È un’opportunità che può determinare, per il nostro territorio, un reale cambiamento”.
Il nuovo regolamento, che disciplina tutta l’attività di trasformazione in ambito agricolo, ha demandato ai singoli Comuni il compito di pianificare e disciplinare tutti gli interventi del territorio non urbanizzato, da attuare attraverso gli strumenti della pianificazione urbanistica.
Questa azione di gestione, che va dalla semplice installazione temporanea biennale alla costruzione di nuovi edifici aziendali, è un compito assai delicato poiché coinvolge territori spesso fragili, interessati da emergenze archeologiche, predominanti interessi di tutela paesaggistica, accorte azioni di gestione del rischio idrogeologico, ma che va tuttavia affrontato tenendo ben presente l’importante mondo produttivo che vi risiede e che necessità di accorte azioni mirate al suo corretto sviluppo.
Il Comune, nel prendere questa iniziativa, ha voluto dare all’intero settore un contributo di conoscenza e competenza. È anche la realizzazione di una sinergia tra la delega all’Agricoltura, in carico al sindaco, ed il Settore gestione del territorio per dare un sostegno alle aziende agricole in termini di norme certe, chiare, rispettose dell’attività imprenditoriale e che non rappresentino in alcun modo un ostacolo per il settore. Gli adeguamenti al Regolamento urbanistico vigente dovranno tener conto quindi della sopravvenuta normativa regionale sul Territorio aperto.
“La norma può realmente portare nelle campagne nuova vita – commenta Fabrizio Rossi, assessore all’Urbanistica -: ci potrà essere un maggiore presidio del territorio che può rappresentare un contributo alla cura delle infrastrutture, quali strade, reticoli idraulici e agrari, sistemazioni esterne. Adeguati studi di fattibilità dovranno tener conto degli aspetti paesaggistici, del rispetto della maglia poderale esistente e delle caratteristiche territoriali specifiche del nostro Comune, evitando adeguatamente il fenomeno della città diffusa”.