GROSSETO – Domani sarà il giorno di Emilio Landi. Sarà lui, già sindaco di Arcidosso per due mandati, a guidare Acquedotto del Fiora per i prossimi tre anni e a dirlo sarà l’assemblea in programma proprio per domani.
Oggi intanto arriva un documento del Partito democratico della provincia di Grosseto e di quella di Siena, firmato dai due segretari provinciali Marco Simiani e Silvana Micheli. Un documento che promuove l’operato della società negli anni passati nonostante la decisione di cambiare vertice e di “abbandonare” Tiberio Tiberi, presidente uscente, e puntare su Landi.
Ecco le parti più interessanti del documento “dem”.
«I soci pubblici hanno espresso un giudizio positivo rispetto all’operato della Società, sottolineando la grande attenzione dell’attuale consiglio di amministrazione rispetto alle istanze dei territorio in una fase di evoluzione sia del soggetto gestore che del contesto normativo riguardante i servizi pubblici locali».
«In modo particolare è stato ricordato l’importante lavoro profuso per la ristrutturazione del debito e per il raggiungimento delle attuali performance economico finanziarie che permetteranno da un lato il proseguimento della politica degli investimenti sul servizio idrico integrato e dall’altro di creare le condizioni per una possibile ridistribuzione degli utili».
«Lo stesso giudizio è stato rappresentato dai soci anche per l’attenzione, nei confronti del territorio, dimostrata dalla parte pubblica del consiglio di amministrazione nel percorso di aggregazione dei soggetti gestori toscani iniziato dopo le evoluzioni legislative degli ultimi anni».
«I Sindaci hanno infine voluto rimarcare il lavoro profuso dalla società per efficientare i metodi di lavoro e accrescere la professionalità del personale, come hanno definito positivo l’indirizzo volto alla razionalizzazione e semplificazione delle partecipate che operano in alcuni ambiti del servizio idrico integrato».
«Su queste basi il Partito Democratico, nel rimarcare con forza il valore pubblico dell’acqua, chiede ai Sindaci di farsi interpreti nei confronti del futuro governo societario di Acquedotto del Fiora spa per proseguire con determinazione nella direzione di una politica incentrata sul miglioramento del servizio nei confronti del cittadino e nella riduzione dei costi».
«Il Partito Democratico ritiene fondamentale aprire un approfondito confronto fra i Comuni per decidere sull’impiego degli utili aziendali, indicando come elemento vincolante il proseguimento del piano degli investimenti sulla rete di distribuzione dell’acqua e sugli impianti di depurazione, anche in considerazione del fatto che un ambito come quello senese-grossetano, caratterizzato da una maggiore dispersione abitativa, necessita di investimenti pro-capite più elevati rispetto ad altre aree della nostra Regione. Tale elemento peculiare dovrà essere tenuto ben presente nel caso in cui si portino avanti percorsi aggregativi. Allo stesso tempo, chiede una forte attenzione alle politiche di calmierazione della tariffa, anche mediante processi di ulteriore efficientamento e contenimento dei costi operativi».
«Le evoluzioni normative ci presentano inoltre la prospettiva della costituzione graduale di un soggetto gestore unico regionale. Il Partito Democratico non ha preclusioni rispetto al percorso ma questo dovrà basarsi, sul miglioramento del servizio, sulla rispondenza dello stesso alle esigenze dei cittadini, sulla costruzione di una struttura in cui ci sia pari dignità tra i territorio e nello stesso tempo equilibrata ricaduta sociale ed economica nelle diverse aree, comprese quelle marginali che in alcuni casi sono anche luoghi di attingimento idrico. Infine il Partito Democratico chiede di portare avanti una politica di razionalizzazione delle società partecipate di Acquedotto del Fiora che debbono essere un elemento di supporto all’attività e non un aggravio per il soggetto gestore del servizio idrico integrato».