GAVORRANO – Primo consiglio comunale a Gavorrano del “dopo Borghi” e primi scontri sul tema della Tassa di soggiorno. A scatenare il dibattito sull’introduzione della nuova imposta, l’adesione del comune di Gavorrano all’osservatorio turistico della provincia, lo strumento che la regione Toscana ha indicato per lo studio dei flussi turistici e quindi primo passo per stabilire se a Gavorrano è possibile o meno l’applicazione della tassa. Dalle analisi e dagli studi condotti dall’osservatorio verrà infatti stabilito se Gavorrano si può considerare o meno “territorio turistico” e dunque comune idoneo ad adottare la nuova imposta.
L’adesione all’osservatorio, che come ha spiegato l’assessore Nicola Menale «consentirà di mettere in evidenza i punti di forza dell’offerta turistica di Gavorrano», sarà a costo zero per l’amministrazione. Nel dibattito tra maggioranza e opposizione prima del voto sull’osservatorio è intervenuto anche l’assessore al bilancio Gianfranco Mazzi, spiegando che l’adesione al progetto provinciale è importante proprio perché consentirà di scegliere se applicare la tassa o no: «una tassa di scopo – ha detto Mazzi – perché le risorse che saranno reperite saranno investite per finanziare per esempio gli eventi culturali e non saranno utilizzate per ripianare il bilancio».
Contro la tassa di soggiorno si sono espressi i tre consiglieri di opposizione presenti: Jurij Di Massa (Centrodestra) e Giulio Querci (Insieme per Gavorrano) hanno votato contro anche all’adesione all’osservatorio, mentre Ester Tutini (Gavorrano Democratica) ha dato voto favorevole alla convenzione con la provincia ribadendo però la sua contrarietà all’introduzione della tassa che influirebbe sui prezzi «già troppo alti a fronte di una bassa qualità di servizi per il turista nel nostro territorio». Una «misura deleteria e controproducente» ha detto Querci, mentre Gabriele Barbi, consigliere di maggioranza e presidente dell’Istituzione Gavorrano Idea (l’organo al quale dovrebbero essere affidate le risorse per la programmazione culturale, ndr) l’ha definita «una tassa necessaria anche per contrastare i tagli del governo centrale e che non graverà sui residenti».
La seduta del consiglio si era aperta con la comunicazione da parte di Elisabetta Iacomelli dei passaggi avvenuti dopo la “caduta” del sindaco per ineleggibilità. Proprio nei giorni scorsi era arrivata la nota ufficiale della Prefettura di Grosseto, letta in aula dopo la richiesta da parte del consigliere Giulio Querci, che confermava l’applicazione dell’articolo 53 del Testo Unico degli Enti Locali e la permanenza in carica della giunta e del consiglio fino alle elezioni anticipate del 2013. Nella stessa nota la prefettura ha comunicato anche che il ministero competente (Interno, ndr) provvederà allo scioglimento del consiglio comunale.