GROSSETO – Emozionante l’incontro al Fossombroni tra gli studenti delle prime classi a specializzazione sportiva e l’ ex arbitro internazionale Piero Ceccarini e Franco Fanelli. All’incontro é intervenuto anche il rappresentante della sezione Aia di Grosseto sig, Stefano Giordano
Piero Ceccarini, l’ex arbitro internazionale, testimone prestigioso al Fossombroni. Si presentava il progetto “ lo sport non è (solo) un gioco “, coordinato da Franco Fanelli che si realizzerà, nella scuola, per il secondo anno consecutivo. Il Progetto è stato realizzato in alcune Società Sportive, in altre scuole di Grosseto e della provincia.
Il dirigente prof. Freancesca Dini ha dato il benvenuto agli ospiti ringraziandoli per aver accettato il nostro invito.
Franco Fanelli, ha presentato l’amico Piero Ceccarini definendolo un “vero “ testimone dello sport, è il testimone ideale da presentare ai giovani non solo per la sua prestigiosa carriera sportiva, ma soprattutto per il valore etico e morale della persona. Chi lo conosce può testimoniare che, incurante delle critiche, ha sempre arbitrato senza condizionamenti.
“ Fare l’arbitro significa trovarsi “ nudi” non solo con gli altri, ma con se stessi “ed è indispensabile sapere chi siamo e chi vogliamo essere nella vita”.
Piero Ceccarini debuttò in Serie A nel 1989, ha arbitrato per ventisette anni vedendosi conferire nel 1992 la qualifica di arbitro internazionale. Molto apprezzato dagli osservatori , gli venne affidata la direzione della finale di Coppa delle Coppe 1994-1995 tra Real Zaragoza e Arsenal, disputatasi a Parigi. L’anno successivo fu designato per il campionato d’Europa 1996, dove arbitrò la gara Spagna–Bulgaria.[1] Nel 1997 diresse la finale di ritorno della Supercoppa UEFA tra Barcellona e Borussia Dortmund. Ha partecipato, in rappresentanza degli arbitri italiani, al Campionato d’Europa del 1996 e ai Campionati Mondiali del 1998.
Nell’ incontro si è ribadita l’ importanza di educare i ragazzi a pensare ciascuno con la propria testa, cercando di costruire, di volta in volta, pensieri condivisi. Lo sport e la scuola sono palestre di civiltà, luoghi nei quali i soggetti diventano persone e contribuiscono alla formazione di un corretto stile di vita .
La dimensione associativa dello sport rappresenta una preziosa esperienza di democrazia utile per migliorare le relazioni umane e sviluppare così un salutare senso civico, a beneficio dell’intera collettività.
L’ incontro si è concluso con un messaggio preciso: ; per raggiungere un buon risultato sono necessari impegno , spirito di sacrificio , fatica, pazienza ed essere sempre se stessi