GROSSETO – E’ stata inaugurata questo pomeriggio, in occasione del seminario sul progetto MED-Laine che ha visto la partecipazione di amministratori, allevatori e imprenditori agricoli, ricercatori universitari, stilisti, impreditori tessili e Designer, l’esposizione dei capi di abbigliamento e degli oggetti della tradizione maremmana e sarda, realizzati con lane autoctone. I capi, che saranno esposti a Grosseto, nel Palazzo della Provincia, sono realizzati con lane ottenute da pecore di razza appenninica, amiatina e sarda, e colorate con tinte naturali, ricavate da specie vegetali del territorio. Si tratta dei primi risultati del progetto di cooperazione transfrontaliera MED –Laine, di cui è partner la Provincia di Grosseto. Cappotti da uomo e da donna, cravatte, ma anche lampade, tappeti e altri suppellettili, originali e variopinti. Una esemplificazione di cosa si può realizzare con la lana delle pecore del Mediterraneo, tradizionalmente considerata rifiuto speciale – da smaltire con costi elevati – e adesso, trasformata in risorsa, e nobilitata ad uso tessile. L’esposizione, a ingresso gratuito, è aperta sabato 14 e domenica 15 aprile, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. All’inaugurazione in occasione del seminario dal titolo “Valorizzazione delle lane autoctone, un’opportunità per il territorio”, hanno partecipato amministratori locali e della Sardegna, allevatori, imprenditori agricoli, associazioni agricole e del commercio, ricercatori universitari, stilisti, imprenditori tessili e Designer.
“A due anni dall’avvio del progetto MED laine – commenta Leonardo Marras (nella foto a destra), presidente della Provincia di Grosseto – siamo in grado di parlare di risultati e prospettive future. Si è appena conclusa la fase di sperimentazione in cui abbiamo investito risorse pubbliche comunitarie in ricerca, dimostrando che ci sono le condizioni tecniche ed economiche per trasformare quello che prima era un costo – lo smaltimento della lana – in opportunità di reddito. Adesso inizia la seconda fase, quella operativa, in cui ci rivolgiamo alla libera iniziativa imprenditoriale per costruire la filiera, dal recupero della lana, alla trasformazione, alla colorazione, fino alla commercializzazione.” “MED-Laine– spiega Enzo Rossi, assessore provinciale allo Sviluppo rurale– è una importante opportunità di sviluppo per il territorio. Nei primi due anni sono stati già coinvolti 20 allevatori della provincia di Grosseto che hanno fornito la lana, e 2 aziende tessili locali che hanno realizzato gli abiti. Ma crediamo che possa garantire nuove occasioni di integrazione del reddito a tante piccole e micro imprese del settore dell’agricoltura, dell’artigianato e del turismo. E’ la dimostrazione di come dalla collaborazione tra Istituzioni e mondo della ricerca si può recuperare un prodotto povero come la lana dei nostri allevamenti e trasformarlo in prodotto di alta qualità legato al territorio. I capi in esposizione confermano che non solo con le grandi lane del Sud America si possono realizzare dei bellissimi capi da indossare”.
Il progetto Medlaine, acronimo che sta per “Lana del Mediterraneo”, è stato avviato nel 2009 ed ha già attirato l’attenzione di importanti marchi della moda italiana. E’ cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo regionale, coinvolge le Province di Sassari e del Medio Campidano in Sardegna, la Provincia di Grosseto in Toscana, le Province del Nord e Sud della Corsica. Tra gli obiettivi la valorizzazione della lana e delle specie vegetali autoctone ad uso tintorio, cosmetico e biomedico, i prodotti per la bioedilizia ma anche la promozione dei territori a vocazione agricola attraverso il turismo culturale ed educativo-didattico.