GAVORRANO – Si è celebrata sabato la «Giornata del Donatore di sangue» dei comuni di Gavorrano e Scarlino. Organizzata dall’Avis locale la giornata ha avuto inizio con la tradizionale posa della corona d’alloro al monumento dei caduti della guerra e del lavoro di Gavorrano. «Non dimentichiamoci –ricorda infatti il presidente dell’Avis dottor Marco Ciacci – che il gruppo dei donatori di sangue a Gavorrano è nato nei tempi della miniera in seguito ai numerosi incidenti.»
Un momento di incontro tra donatori si è poi svolto al cinema Roma, dove ben 304 donatori e donatrici hanno ricevuto dalle mani dei rappresentanti delle istituzioni un attestato di benemerenza come ringraziamento.
«L’appuntamento con tutti i donatori una volta all’anno ormai è diventata una tradizione – ha detto il dottor Ciacci in quell’occasione -, ma io preferisco piuttosto usare il termine cultura, perché in realtà oggi celebriamo la cultura del dono.»
Il comitato dei donatori di Gavorrano-Scarlino con i suoi 700 donatori è infatti una realtà molto importante nella provincia di Grosseto, come ha sottolineato anche la dottoressa Giuliana Bargagli, responsabile del Centro trasfusionale dell’ospedale di Grosseto. «Stiamo attraversando un periodo di grande carenza di sangue, dovuto a cambiamenti sociali ma anche a un nuovo decreto ministeriale.» E rivolto ai donatori presenti ha aggiunto «Per noi che lavoriamo nei centri trasfusionali e vediamo le persone malate ogni giorno, voi siete gli eroi del quotidiano e rappresentate la speranza, non solo di una vita possibile, ma anche di una qualità di vita migliore per i malati terminali. Per questo vi ringrazio.»
Giulio Querci, vicesindaco di Gavorrano e a sua volta donatore attivo ha ringraziato i donatori in nome dell’amministrazione. «Ognuno vive la donazione di sangue in un modo personale, spinto da motivazioni di vario tipo. Per me donare una parte di me stesso a una persona malata è l’azione che mi gratifica di più.»
Presenti alla festa anche i volontari e il presidente Igli Zannerini dell’Avis Pistoia, uno dei centri trasfusionali più importanti in Toscana, gemellata con l’Avis Gavorrano-Scarlino e il presidente provinciale Carlo Sestini che ha sottolineato «Nonostante nella nostra provincia ci sia un continuo calo di donazioni, i donatori di Gavorrano e Scarlino rappresentano un’eccellenza.»
Prima della tradizionale cena con tutte le famiglie dei donatori, sono stati premiati 304 donatori dalle autorità presenti in base al numero di donazioni effettuate. Tra di loro Silvano Ristori (in foto) che ha superato ben 139 donazioni di sangue, un numero storico per l’Avis locale. Altri tre donatori hanno ricevuto la benemerenza «Distintivo d’oro con diamante» per aver superato le 100 donazioni. Un riconoscimento speciale è stato consegnato a Giancarlo Birelli, per lui l’onorificenza «Cavaliere della Repubblica» per aver superato le 137 donazioni.