GROSSETO – Coldiretti Grosseto torna a chiedere, nuovamente, sostegno ed aiuti per gli allevamenti ovini nella Maremma. “La nostra Consulta per la Zootecnia, riunitasi nei giorni scorsi, ha inteso rinnovare l’invito a individuare dei percorsi tesi a garantire adeguati aiuti e concreti sostegni per le imprese colpite da attacchi che penalizzano reddito e produzione mettendo a rischio posti di lavoro ed indotto in un comparto in grave crisi”. Così Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto, che ha preso parte ai lavori.
La Consulta insieme ai vertici di Coldiretti ha anche stigmatizzato qualche recente notizia di stampa nella quale veniva ribadito che i controlli riducono le predazioni. I controlli sono certamente utili ma, da qui ad affermare che con questi si risolvano i problemi della predazioni, è un po’ troppo. Gli allevatori vanno difesi e non derisi per l’importante opera di salvaguardia del territorio e anche per ciò che garantiscono in termini di occupazione e qualità di un prodotto sano e di sicura provenienza. “Anche nei giorni scorsi, purtroppo, – continua Renna – si sono registrati diversi casi di attacchi alle gregge alla periferia di Grosseto, nella zona dell’Amiata così come nelle campagne di Pitigliano. I nostri soci sono sfiduciati e in alcuni casi neppure segnalano l’accaduto”.
“In recenti incontri assembleari che si stanno tenendo in diverse zone della provincia di Grosseto – aggiunge Renna con amarezza – purtroppo, emerge questo ulteriore problema della mancanza delle segnalazioni dei danni. Dopo la manifestazione del 2 agosto a Firenze le risposte attese sono molte”.
“Al di là dei timidi segnali di apertura e qualche provvedimento tendente a tagliare costi e burocrazia, per quanto riguarda i danni causati dai cinghiali, per gli attacchi alle greggi ancora non si è fatto molto. Tutelare il reddito delle imprese rappresenta una delle nostre priorità da sempre” ha aggiunto Marco Bruni, presidente di Coldiretti Grosseto. La consulta per la zootecnia, con Virgilio Manini, Angelo Marzocchi, Giampiero Goddi, Fabio Toccaceli e gli altri allevatori si è costituita in Coldiretti l’anno scorso ed ha già individuato percorsi con i quali sensibilizzare sui danni che gli allevatori subiscono.
“Grazie proprio ai nostri soci – ha chiosato Renna – abbiamo un quadro aggiornato e settimanale di quanto accade nel settore. Il grido di allarme della categoria però deve essere raccolto. Con il supporto anche della sede regionale continueremo a lavorare affinché gli organi competenti possano dare risposte che ormai tardano davvero troppo ad arrivare per garantire remunerazioni diverse agli allevatori”.