ISOLA DEL GIGLIO – Controllo delle rotte, tutela delle aree marine di pregio, porti puliti, raccordo strategico fra tutte le autorità competenti sulle attività in mare e nuove risorse europee per elevare gli standard di sicurezza.
Sono questi i cardini della proposta in cinque punti per una navigazione più sicura nelle acque del Mediterraneo emersa dal seminario organizzato all’Isola del Giglio da Regione Toscana e Crpm (Conferenza delle regioni marittime europee), con la collaborazione della Regione Bretagna, del Comune del Giglio, della Provincia di Grosseto e con il sostegno del Programma Operativo Italia- Francia Marittimo 2007-2013.
Di seguito, le cinque proposte per una navigazione più sicura.
1. Istituire una normativa europea per obbligare i porti a dotarsi di servizi per la raccolta dei rifiuti per la depurazione delle sostanze reflue.
2. Creare, per le navi di medio e grande cabotaggio e soprattutto per quelle che trasportano passeggeri o sostanze pericolose e inquinanti, un sistema efficiente di controllo e autorizzazione delle rotte simile a quello che vige per la navigazione aerea, riducendo la discrezionalità dei comandanti e delle società di navigazione, anche con l’uso di poteri sanzionatori.
3. Realizzazione di un sistema di osservazione integrato fra radar, satelliti, strumenti remoti e sensori in loco a cominciare da tutte le aree marine di particolare pregio, e tra queste l’Arcipelago Toscano e l’alto Tirreno, per controllare le rotte delle navi e individuare gli sversamenti di inquinanti in mare, garantire la sicurezza e prevenire gli incidenti.
4. Costruire un sistema di governance fra tutte le autorità competenti, in cui informazioni tecniche e previsioni meteo-marine siano la base per regolare e controllare le rotte e il traffico navale di passeggeri e merci (in particolare quelle pericolose).
5. Costituzione di un Fondo europeo dedicato agli investimenti necessari per elevare gli standard di sicurezza per il controllo delle rotte.