ARCIDOSSO – Con il nuovo progetto che collega Arcidosso a tutte le sue frazioni circostanti, il Comune si muove in anticipo pensando al futuro con progetti sostenibili per la mobilità dolce. Da oggi, partendo da Arcidosso, sarà possibile raggiungere, attraverso una rete senti eristica, le sue frazioni e i luoghi più importanti e suggestivi del territorio comunale come: il Monte Labro, la Torre del Davide, il Parco Faunistico, la Pieve a Lamula a Montelaterone, Salaiola, il Monte Aquilaia, le Pietre Rosse a Stribugliano, Merigar e la Cascata d’Acqua d’Alto vicino a Bagnoli.
«Questo è un progetto importante – afferma l’assessore al turismo di Arcidosso Cristina Pastorelli – che punta sulla mobilità e sul turismo sostenibile e rappresenta un’opportunità in più per il turismo e per tutti coloro, turisti e appassionati di trekking e bici, che desiderano scoprire le meraviglie dell’Amiata da prospettive inedite e in libertà».
Il lavoro è stato coordinato da Michele Arezzini, guida ambientale ed esperto del territorio, con un’esperienza importante sui progetti sentieristici provinciali e regionali. «Si tratta – spiega Arezzini – di una nuova rete sentieristica strutturata con una segnaletica uniformata a quella regionale. L’obiettivo primario era quello di ripristinare le vecchie vie sentieristiche collegando Arcidosso alle sue frazioni e ai paesi circostanti, come Santa Fiora, Caste del Piano, Seggiano, Castell’Azzara, Roccalbegna, e all’anello del Monte Amiata per raggiungere la vetta, attraverso i sentieri facenti parte della Rete Escursionisti Toscana».
«E’ stato un lavoro complesso ma con un risultato eccellente da far invidia alle sentieristiche delle Alpi trentine. Il nostro territorio ha molteplici aspetti ambientali di notevole pregio da valorizzare; non a caso nel circondario sono presenti cinque riserve naturali e un sito di interesse regionale come il “Cono vulcanico del Monte Amiata”, una montagna ricca di acque e sorgenti da scoprire. La mobilità sostenibile – conclude Arezzini – rappresenta una delle sfide del futuro; oggi siamo chiamati a mettere in atto comportamenti virtuosi in nome di una rinnovata attenzione alla qualità degli ambienti urbani, a una migliore qualità dell’aria e degli stili di vita e i percorsi trekking e ciclabili rispondono a queste nuove esigenze».
Il prossimo progetto in cantiere al quale il comune di Arcidosso ha aderito si chiama “Vetta Mare”, un sentiero lungo 136 km che parte dal Monte Amiata e arriva fino a Porto Ercole sul Monte Argentario, passando dai luoghi più suggestivi della Maremma grossetana, un percorso che punta a diventare uno dei cammini più importanti d’Italia.
E’ stata messa a punto anche una mappa della sentieristica che sarà possibile reperire sul sito e sulla pagina FB del comune di Arcidosso e, quanto prima, sarà possibile scaricare tutte le tracce in formato GPX dal portale Outdoor-Active, uno dei più importanti per l’outdoor in Europa, un servizio utile per tutte le strutture ricettive che potranno dare indicazioni dettagliate ai loro clienti con un click.