CIVITELLA PAGANICO – Aveva disseminato le campagne attorno a Paganico di lacci d’acciaio a scorrimento per la cattura degli animali selvatici.
Dopo alcuni giorni di controlli e appostamenti, le guardie zoofile/ambientali della LAC hanno fermando un uomo che dopo aver riarmato il primo laccio si era chinato per riarmare il secondo posizionato poco distante dal primo. I lacci, posizionati lungo una recinzione ad un’altezza di 40/50 centimetri da terra, erano stati disarmati precedentemente dalle guardie per evitare la cattura e gravi sofferenze agli animali che vi sarebbero rimasti impigliati per il collo sino al soffocamento.
«I micidiali lacci – afferma il direttore nazionale della Lac Raimondo Silveri – erano posizionati in appositi passaggi in cui gli animali si vanno ad infilare e che si stringono attorno al loro corpo, immobilizzandoli o strangolandoli per effetto della trazione che esercitano gli stessi animali. Il bracconiere si era comunque premunito presentandosi con un forcone probabilmente per infilzare e uccidere le prede ancora vive».
Il bracconiere è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Grosseto per esercizio di caccia in periodo di divieto generale e uso di mezzi vietati per l’attività venatoria.