CAPALBIO – Si è concluso ieri al campeggio di Capalbio, il sopralluogo dei tecnici del Geostudio Astier di Livorno, per confermare e meglio individuare il nido della tartaruga marina (Caretta caretta), segnalato il 21 luglio scorso da una coppia di turisti svizzeri, i Signori Grob, ospiti del Campeggio. E’ la prima volta in Italia che viene utilizzato uno strumento così sofisticato per individuare un nido di tartaruga marina. Solitamente i GPR, meglio conosciuti come “georadar”, sono strumenti utilizzati per individuare siti archeologici, tubazioni, indagini geologiche o addirittura per scopi militari per l’individuazione delle mine antiuomo.
Tutto è iniziato appunto il 21 luglio, alle ore 06,00 circa, quando i Signori Grob, entrando in spiaggia si sono trovati di fronte una bellissima Caretta caretta, tartaruga marina tipica anche del Mediterraneo.
La sorpresa è stata immensa, ma non ha colto di sorpresa i due transalpini, che senza perdere tempo hanno avuto la prontezza di effettuare alcune foto per documentare l’evento e prendere le coordinate precise per poter ritrovare con esattezza il nido.
Questa specie normalmente depone le uova nelle spiagge del bacino del Mediterraneo centro-orientale e principalmente lungo le coste della Grecia, della Turchia e Cipro, ma anche in Libia, Tunisia, Egitto, Israele, Siria e Libano.
In Italia sono noti ormai da diversi anni siti riproduttivi lungo le coste della Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna e Isole Pelagie; pertanto le nidificazioni avvenute in Maremma rappresentano al momento il limite più settentrionale di riproduzione.