MANCIANO – «L’amministrazione comunale di Manciano ha bisogno di cambiare passo. I quattro anni che abbiamo alle spalle sono stati caratterizzati da luci ed ombre e per provare ad incidere concretamente e positivamente sulla vita dei cittadini è necessario avere un sussulto in questo poco lasso di tempo a disposizione». Inizia così la nota della segreteria provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà che interviene sulla posizione politica e amministrativa del Comune di Manciano.
«Come SEL- Sinistra Italiana siamo soddisfatti dai risultati ottenuti dal nostro assessore Andrea Teti nell’ambito delle Politiche Giovanili e Sociali, che ha lavorato con i cittadini, tra i cittadini, riuscendo ad entrare in sintonia con la popolazione e a realizzare progettualità importanti. Detto ciò crediamo che sia però necessario che, anche su altri fronti, arrivino i risultati che i cittadini attendono da tempo. Su tutti il Regolamento Urbanistico. Nel programma elettorale della coalizione, che ha sostenuto l’amm.ne in questi anni ,era scritto che il Regolamento Urbanistico sarebbe stato realizzato e approvato in pochi mesi. Sono però passati 4 anni. Questo clamoroso ritardo, dovuto anche alla legislazione che negli anni è cambiata repentinamente, non è più sostenibile. Il R.U non rappresenta di certo la panacea di tutti i mali, ma forse potrà dare ossigeno all’economia locale che da anni sta vivendo una crisi molto profonda. Politicamente dobbiamo inoltre constatare che è rimasto ben poco della coalizione che ha accompagnato l’attuale amministrazione alla scorsa tornata elettorale così come della maggioranza che ha governato il Comune in questi ultimi 4 anni. Su quale sarà il futuro di quest’amministrazione, che ci pare molto incerto e non per colpa nostra, noi abbiamo intenzione di iniziare a discuterne con i cittadini».
«Il nostro partito, nelle prossime settimane, dovrà prendere posizione e fare delle scelte con lo sguardo rivolto al futuro, mettendo al centro il bene collettivo e non le diatribe politiche e le strategie figlie della vecchia, vecchissima politica. Una scelta intanto l’abbiamo già fatta ed invitiamo tutti a farla: quella di sostenere il NO al Referendum per la modifica costituzionale voluta dalla premiata ditta Renzi-Alfano-Verdini».