GROSSETO – È positivo il via libera del Senato al disegno di legge che ora dovrà passare al vaglio della Camera contro la piaga del caporalato ma ora occorre anche intervenire per rompere la catena dello sfruttamento che inizia dal sottopagare i prodotti agricoli pochi centesimi.
“Occorre combattere senza tregua – afferma Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – il becero sfruttamento che colpisce spesso la componente piu’ debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli, ma serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore che non è possibile se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo e i pomodori poco di piu’”.
Contro la piaga del caporalato si sono moltiplicate le iniziative promosse dalla Coldiretti, come quella intrapresa in collaborazione con la Focsiv – Volontari nel mondo che ha già visto la consegna di 12 moduli igienici e 6 docce per la realizzazione del villaggio solidale a Nardò, con l’obiettivo di garantire condizioni di vita dignitose agli immigrati che lavorano in campagna. Ma va ricordato anche l’accordo della Coldiretti Calabria con l’Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) per le Arance della Salute per consentire la vendita e la distribuzione delle Arance della Calabria che rendono possibile un ritorno economico sostenibile per le imprese e una giusta remunerazione dei lavoratori.