GROSSETO – Dopo l’esperienza di Rimini e dopo diversi incontri tra i vertici delle due società, finalmente è stato trovato un accordo per le stagioni sportive 2016/2017 e 2017/2018. L’accordo-progetto tra Pallavolo Grosseto e il Grosseto Volley è stato siglato ieri sera alle 21.00 al palazzetto alla presenza del presidente Riccardo Tinacci di Pallavolo Grosseto, del DG Alfredo Veltroni del Grosseto Volley, delle atlete, dei tecnici, dei dirigenti, dai genitori e da appassionati.
«Questo step iniziale – affermano le società – non è altro che la prova tangibile che la voglia di aggregare e stare insieme è maggiore a quella di rinchiudersi in fortini e centri di potere che non portano altro che ad isolarsi e rendere vana la voglia di fare sport. L’obiettivo finale è stato e sarà il motore trainante del progetto: investire sui settori giovanili di entrambi i sodalizi che rimarranno divisi così da creare i presupposti per far crescere in competizione le bimbe poi, l’accordo, che inizialmente sarà di 2 anni prevede la partnership nelle categorie under 16/18 dove atlete di entrambi le Società si sono unite in 2 under 18 e 2 prime divisioni guidate rispettivamente dai Tecnici Stefano Spina (2000/2001) coadiuvato dal secondo Matteo Chipa e da Enrico Ferrari, passato per l’occasione della Società Pallavolo Grosseto al Grosseto Volley che guiderà le nate nel 1999/2000/2001».
«L’accordo prevede anche il trasferimento di cinque atlete della Pallavolo Grosseto alla serie C del Grosseto Volley che anche per questa stagione sarà guidata dal Tecnico Gabriele Mancini che avrà come secondo allenatore Enrico Ferrari. Costruire squadre con atlete grossetane e rendere competitivi i settori di tutte le categorie dividendosi i compiti, operando nel pieno rispetto di entrambi le Società, con le proprie dialettiche e passioni, ogni squadra con il proprio completo e con il proprio nome ma allo stesso tempo uniti e decisi di far lavorare i tecnici i quali sapranno consigliare i dirigenti a prendere decisioni che vanno nell’ottica di fare bene, tutelare le atlete e allo stesso tempo – concludono – riconoscere i sodalizi come entità che operano per un unico obiettivo».