FIRENZE – Su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi, la Giunta regionale ha approvato nella sua seduta di ieri sera il calendario venatorio, con le regole che riguardano la stagione di caccia 2016-2017.
Sarà possibile cacciare da domenica 18 settembre 2016 fino a lunedì 30 gennaio 2017, ma per alcune specie sono previste limitazioni e un periodo più breve.
“La vera novità è che per la prima volta – spiega l’assessore Remaschi – avremo un calendario unico a livello regionale. Per il resto la nostra scelta ricalca le decisioni degli anni precedenti. L’unica eccezione significativa riguarda la questione degli ungulati per il cui prelievo abbiamo deciso di lasciare una certa flessibilità ai vari territori, in considerazione dell’importanza del fenomeno che ha determinato in alcune aree un aumento del loro numero. Crediamo quindi che sia possibile modulare i prelievi tenendo conto delle singole e diverse realtà”.
Le specie cacciabili dal 18 settembre al 30 gennaio sono il tordo bottaccio, l’alzavola, il beccaccino, la canapiglia, il codone, il colombaccio, la cornacchia grigia, il fischione, la folaga, il frullino, la gallinella d’acqua, la gazza, il germano reale, la ghiandaia, la marzaiola, il mestolone, il moriglione, la pavoncella, il porciglione e la volpe. Stesso periodo anche per silvilago (minilepre), coniglio selvatico, merlo, quaglia, tortora e fagiano. Inoltre, a seguito dell’approvazione della delibera sulla caccia in deroga allo storno, sarà possibile cacciare anche questa specie dall’apertura della stagione nelle vicinanze di vigneti e uliveti in tutto il territorio regionale.
Stop al 31 ottobre per la caccia al combattente, al 30 novembre per quella a starna e pernice rossa e all’8 dicembre alla lepre comune.
Apertura posticipata al 1 ottobre per beccaccia, cesena e tordo sassello e al 1 novembre per la moretta, mentre nel caso dell’allodola il periodo di apertura va dal 1 ottobre al 31 dicembre.
Quanto ai limiti di capi abbattibili da ogni cacciatore nell’arco dell’intera stagione si va dai 100 nel caso dell’allodola, ai 25 per specie nel caso di codone, quaglia, tortora e pavoncella, ai 20 per beccaccia e moretta, ai 10 per combattente e pernice rossa, ai 5 della starna.
La delibera stabilisce inoltre numerosissime altre disposizioni e regole che variano da specie a specie.
Gli interessati, non appena l’atto sarà registrato, potranno consultarlo collegandosi a www.regione.toscana.it/cittadini/ambiente/caccia-e-pesca