AMIATA – Lunedì 25 luglio, verrà inaugurata, in località Fonte del Saragio nel comune di Santa Fiora, della centrale di Bagnore 4. Al taglio del nastro interverranno il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, l’AD di Enel Green Power Francesco Venturini, i Sindaci di Santa Fiora e Arcidosso Federico Balocchi e Jacopo Marini, l’assessore del Comune di Piancastagnaio Franco Capocchi, il responsabile geotermia EGP Massimo Montemaggi, il responsabile affari istituzionali Enel centro Italia Fabrizio Iaccarino, l’amministratore unico e il direttore del Co.SVi.G (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) Piero Ceccarelli e Sergio Chiacchella.
A questa inaugurazione si oppongono comitati e associazioni: «A cercare in rete non troverete una sola notizia che riporti l’avvenimento che pur dovrebbe invece essere vanto dall’Enel e dagli amministratori, da Rossi in giù, visto che continuano a parlare e proporre la geotermia come panacea di tutti i mali di questa sventurata parte della Toscana – affermano dal comitato Sos Geotermia – . Così non la pensano comitati e cittadini che, nonostante l’aura di segreto che circonda l’avvenimento, saranno comunque il 25 luglio mattina a presidiare le centrali di Bagnore ed accogliere rumorosamente i “papaveri”. Bene ha fatto il gruppo dei 5stelle di Arcidosso ad organizzare una iniziativa di protesta alla quale come Sos Geotermia non potevamo che aderire convinti. Diamo appuntamento a quanti vorranno unirsi nel “comitato d’accoglienza” presso il bivio delle Aiole, zona piazzola elisoccorso, intorno alla 10 di lunedì 25 luglio, per poi recarci al presidio presso le centrali».
«Esiste una montagna verde, piena di boschi, animali selvatici e tante persone che la abitano e la vivono, ed esistono delle multinazionali che su quella montagna hanno fatto e vogliono fare dei buchi per fare soldi». A parlare sono Agorà CittadinanzAttiva, Comitato Fumarole, MaremmAttiva, No Geotermia Seggiano, TerrAmiata. «Questi buchi provocano danni alla salute delle persone che la abitano, agli animali e alle acque, alla montagna tutta intera. Al di là dei giri di parole e degli scaricabarile, ci sono due parti in campo: da una parte le multinazionali con i loro buchi ed i loro profitti, dall’altra parte le persone, gli animali, la montagna tutta, con le sue ricchezze. Non è possibile lasciare in mano alle multinazionali e al partito trasversale degli affari il futuro e la vita della nostra montagna. E’ necessario che gli amministratori si prendano sino in fondo la responsabilità. Invitiamo quindi gli amministratori a boicottare la cerimonia di inaugurazione del mostro di Bagnore 4 prevista per lunedì 25 luglio, dando un segnale positivo e una presa di posizione pubblica nei confronti di speculatori e complici».