GROSSETO – La Maremma scuola di agricoltura per l’ex presidente della Colombia, Alvaro Uribe Velez. Giovedì scorso l’ex primo cittadino del paese sudamericano, invitato dal presidente dei giovani di Confagricoltura Grosseto- Anga, Guido Pallini ha visitato alcune aziende maremmane.
A Roma in qualità di relatore di una conferenza sul narcotraffico in Sud America, Uribe, presidente per ben due mandati, ha voluto compiere un viaggio di piacere in Toscana per conoscere meglio le realtà che operano nell’agroalimentare. Così insieme a Pallini e alla vice Ariane Lotti, ha visitato l’azienda “Le Mortelle” dei marchesi Antinori e il caseificio “La Maremmana”, apprezzando tutte le fasi della lavorazione e della trasformazione del latte, dall’allevamento di bufale, all’impianto di biogas.
“Il Capo dello Stato, oggi senatore – racconta Guido Pallini -, essendo un allevatore di bovini da latte e da carne, era incuriosito di vedere qualcosa del settore e anche un’altra tipologia di azienda agroalimentare locale. Così, poiché la vitivinicoltura è una pratica poco presente in Colombia ma con un interesse crescente tra i consumatori, lo abbiamo portato a conoscere una realtà come quella impiantata dai marchesi Antinori nel comune di Castiglione della Pescaia e al caseificio “La Maremmana”, entrambi spunti per progetti personali ma anche per dare uno sbocco all’agricoltura colombiana che può contare su terreni moto fertili.
Uribe – continua Pallini – si è mostrato molto interessato ad allacciare rapporti commerciali e per replicare il knowhow italiano in Colombia, avendo riscontrato un livello alto di organizzazione e di tecnologia impiegata nella agricoltura toscana e maremmana. Inoltre ha trovato interessante la propensione alla aggregazione dei giovani agricoltori.
Personalmente, e penso di parlare anche a nome di Ariane, quella con l’ex presidente è stata una esperienza interessante dal punto di vista umano e culturale, nonché un grande onore averlo ospitato nella nostra terra. Speriamo adesso – conclude – che da questa visita possano svilupparsi opportunità per le aziende locali e per i giovani imprenditori agricoli maremmani.”