FIRENZE – «Dalla Regione Toscana adesso ci aspettiamo uno scatto d’iniziativa presso il governo affinché intervenga a sostegno dei balneari, oggi così duramente colpiti dalla decisione della Corte di Giustizia europea. Per parte nostra, siamo pronti a fare con loro le barricate perché questi operatori non vedano vanificati decenni di lavoro, investimenti, fare impresa. La politica deve muoversi compatta a sostegno di una categoria che crea benessere e occupazione nella nostra regione e in tutto il Paese». Lo affermano il coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana e capogruppo in Consiglio regionale Stefano Mugnai, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella e il vicecoordinatore toscano del partito, il sindaco di Pietrasanta (Lucca) Massimo Mallegni, a seguito della sentenza con cui la Corte di Giustizia europea ha bocciato la proroga automatica delle concessioni ai balneari italiani.
«L’Italia, che in quanto penisola ha nell’economia del mare uno dei suoi punti forti, evidentemente non sa o non vuole far valere le proprie ragioni e quelle delle 30mila imprese balneari presenti lungo le sue coste – sottolineano Mugnai, Stella e Mallegni -. In Toscana, il settore si compone di 918 imprese ed oltre 2600 addetti. Prevedendo che l’orientamento europeo sarebbe stato quello che purtroppo oggi è stato espresso, noi presentammo in Consiglio regionale, a maggio, un ordine del giorno in cui si chiedeva alla giunta di intervenire presso il governo per rinnovare le concessioni esistenti per 75 anni, come è stato fatto in Spagna e Portogallo, ma l’odg ci venne bocciato».
«Adesso è urgente che la politica faccia la sua parte e che i partiti mettano da parte le loro divergenze, per risolvere i problemi di una categoria importantissima del tessuto economico nazionale», è l’appello di Forza Italia. «Le ripercussioni saranno enormi anche dal punto di vista occupazionale. Con questa sentenza si perderanno posti di lavoro e gli investimenti dei nostri imprenditori, e non possiamo permettere che questo accada».