GROSSETO – “Prendiamo atto, e ricordiamo alle Istituzioni regionali e nazionali, che sugli indennizzi per la calamità del 2014 è calato un silenzio tombale, e questo malgrado le aziende danneggiate avessero ottenuto il pieno riconoscimento ai risarcimenti previsti. Come Cia Grosseto, dunque, siamo a farci portavoce di questa ennesima dimenticanza nei confronti del mondo agricolo. Invitiamo chi di dovere a mettere tra le priorità della politica questo punto che non ci sembra di poco conto, e a chiare quali sono le possibilità e i tempi previsti per poter ottenere il rimborso al quale hanno diritto” Enrico Rabazzi, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Grosseto si fa portavoce delle aziende danneggiate dall’alluvione di due anni fa e sollecita gli Enti preposti a trovare soluzioni certe in tempi brevi
“Ci preme ricordare- sottolinea Rabazzi- che molte delle aziende colpite della bomba d’acqua del 2014 sono le stesse messe in ginocchio dal maltempo nel 2012 e che ad oggi sono state indennizzate al massimo per 30%. Aziende dislocate nei territori di Manciano, Magliano ed Orbetello schiacciate non solo dalla crisi ma anche dai mancati rimborsi. Se non fosse una triste battuta potremmo dire dunque che è piovuto davvero sul bagnato.
Le risposte ai nostri pressanti solleciti- precisa il presidente – sono che il fondo di solidarietà è sprovvisto di risorse, poiché su questi danni non può intervenire il PSR, come Cia Grosseto, chiediamo che nella nuova legge di stabilità si tenga conto anche di questo, che si provveda con urgenza a ripristinare i finanziamenti per i fondi di solidarietà e che si dia al mondo agricolo quelle risposte al quale ha diritto. Il momento è difficile e complesso ne siamo pienamente consapevoli ma non possiamo accettare che i diritti del mondo agricolo cadano nel dimenticatoio”