GROSSETO – Clima agitato a Grosseto durante la conferenza stampa indetta da Max Pincione. Il presidente del Grifone prima incontra la stampa, poi, in separata sede, i tifosi. Un atto volto a chiarire la situazione e a sgomberare il campo da tutte le incomprensioni del caso.
In realtà Pincione è un fiume in piena e ne ha per tutti: «Volete che ce ne andiamo? Camilli ci ha messo 15 anni, noi facciamo molto prima. Invece di criticare la società, criticate coloro che vi hanno fatto perdere l’obiettivo, come lo hanno fatto perdere a noi. Ad Ancona ci sono stato, mi hanno chiamato anche da altre parti, come a Lanciano, ma questo non vi deve importare. I giocatori ci hanno fatto perdere il campionato e ancora ricevo pressioni per pagarli».
«Alla proprietà questo clima non piace, perché qua non c’è arrivato niente, e non sto parlando di denaro. Alla banca ci hanno chiuso la porta in faccia, il sindaco non si è presentato all’incontro – attacca ancora Pincione -. Perché l’amministrazione non dà quello che aveva promesso. Il nostro progetto era basato su cinque anni di concessione dello stadio e ancora non ce l’abbiamo».
Il presidente insiste: «L’iscrizione è pronta alla faccia di quelli che dicono che non abbiamo denaro», poi anche il legale Nucifora puntualizza: «Questo è un gruppo che può permettersi di avere anche quattro società in Italia e nessuno ce lo può impedire. Cari e il suo staff sono qui, li vedete e i loro contratti sono stati fatti già da maggio. Quindi la società prende queste persone e non intende partecipare alla serie D? Ho già detto al presidente che 12 squadre non si iscrivono alla Lega Pro, stiamo lavorando per tentare il ripescaggio, unica perplessità è lo stadio che deve essere a norma. Deve essere tutto a posto, l’amministrazione si dia da fare su questo».
In sintesi per completare l’iscrizione entro il 12 luglio, mancherebbe il via libera del Comune di Grosseto sull’agibilità dello stadio Zecchini. «Siamo società trasparente – aggiunge Pincione -. Se non arriva quel documento non ci possiamo iscrivere. Lunedì è l’ultimo giorno. Replicheremo alla controproposta dell’amministrazione comunale che al momento non va bene».
La chiusura di Pincione poi è eloquente in merito al futuro :«Stiamo cercando di fare una squadra, non so cosa si pretenda da noi. Di certo non stiamo qua a prendere insulti. Se a Grosseto avete un’alternativa siamo lieti di metterci da parte. Non so se continuerò qui, mi hanno dato del bandito, ma in realtà lo sono stati altri passati da qua».