FOLLONICA – «A seguito delle ultime dichiarazioni di Andrea Pecorini sulla votazione del regolamento del baratto amministrativo devo constatare come il vicesindaco abbia raccontato soltanto una parte di ciò che è successo nell’ultimo consiglio comunale tralasciando, o forse nascondendo, alcuni particolari.
Visto che è stato molto preciso ad elencare tutti i nomi dei consiglieri comunali di opposizione che non hanno espresso voto favorevole al regolamento sul baratto amministrativo, come mai il vicesindaco si è dimenticato di citare anche suoi consiglieri componenti della sua maggioranza che hanno deciso di astenersi? Come per esempio il consigliere del Pd Stella. Quali sono state le motivazioni che hanno convinto consiglieri del partito democratico a non dare fiducia al proprio vicesindaco astenendosi alla votazione?» Questa la replica di Daniele Pizzichi, consigliere comunale di Forza Italia, in merito alla questione del baratto amministrativo sollevata proprio dal vicesindaco Pecorini dopo all’approvazione avvenuta nell’ultimo consiglio comunale di Follonica.
«Vorrei ricordare al vicesindaco che mesi fa ho presentato un’interrogazione proprio sul regolamento del baratto amministrativo e che la risposta non è mai arrivata – aggiunge Pizzichi -. Alla fine dopo un anno dall’approvazione della mia mozione viene presentato un regolamento uguale a quello già adottato dal comune di Roccastrada e portato in commissione soltanto la settimana prima del consiglio comunale. Io come altri colleghi avevamo alcuni dubbi riguardo al regolamento portato in votazione poiché il regolamento presenta molte lacune al suo interno, o per esempio per alcune sentenze della corte dei conti che vietano l’utilizzo del “baratto amministrativo” nei casi per l’estinzione dei debiti tributari pregressi. In poche parole il baratto amministrativo sembrerebbe non essere uno strumento che consente il soddisfacimento dei debiti tributari pregressi, ma bensì soltanto una forma di incentivazione riconosciuta per la partecipazione attiva dei cittadini alla realizzazione di interventi di pubblica utilità, quale forma di sussidiarietà».
«Personalmente sono intervenuto durante la discussione chiedendo gentilmente alla maggioranza di posticipare la votazione sul regolamento al prossimo consiglio comunale in modo da effettuare una verifica più approfondita con un ulteriore passaggio in commissione per cercare di arrivare all’approvazione da parte di tutto il consiglio comunale ad unanime e chiarire tutti i dubbi legittimi che avevamo noi consiglieri di opposizione ma la maggioranza non ha accolto questa mia richiesta e perciò ho deciso di astenermi, astensione che ha permesso di poter approvare il regolamento poiché come al solito il partito democratico non era in grado di assicurare il numero legale dopo l’abbandono dell’aula da parte di un loro consigliere di maggioranza lasciando la possibilità a noi opposizione di abbandonare la seduta è far saltare così il consiglio comunale – conclude Pizzichi -. Trovo quindi veramente inutili le polemiche avanzate dal vicesindaco e spero che ci sia più collaborazione e coinvolgimento dei consiglieri comunali».