GROSSETO – «La modalità dispotica con cui è stato approvato il piano di area vasta sud est dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come il centrosinistra al governo operi nelle stanze del potere senza considerare minimamente il bene dei cittadini». Così il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, interviene sulla questione della sanità regionale con ricadute sul territorio.
«Un documento enorme, di oltre 600 pagine, inviato in ritardo che molti soggetti interessati non avevano avuto modo neanche di visionare è stato approvato a scatola chiusa. Inutile il tentativo di rinvio richiesto dal Comune di Grosseto per permettere una reale conoscenza del testo: il diktat della Regione era di approvarlo. Punto e basta – precisa il primo cittadino -. In tema di Sanità affidarsi ciecamente alle scelte che giungono dall’alto è un pericoloso atteggiamento che, oltre a minare l’autonomia degli Enti, finisce per avere pesanti ripercussioni sulla salute di tutti».
«Abbiamo sostenuto strenuamente le ragioni di un rinvio di 30 giorni, in pieno accordo con Arezzo, perché eravamo convinti di quanto fosse necessario approfondire gli aspetti strategici ma tutto questo è stato sacrificato per andare incontro alle sole esigenze della Regione, responsabile dei ritardi. L’unica cosa che potevamo fare era astenersi mentre la Regione ci prospettava lo spauracchio del blocco delle risorse – conclude Vivarelli Colonna -. Questo triste episodio è l’ennesima metafora di una gestione dittatoriale della politica dei territori, sempre e comunque assoggettati alla volontà del monarca fiorentino. È certo che una realtà del genere non dovrà più essere tollerata».