GROSSETO – Tutte tace. La Mabro è stata assegnata il 20 aprile, ma da allora non si è registrato alcun sviluppo sulla vicenda, con un silenzio piuttosto preoccupante da parte del commissario straordinario Paolo Coscione (nella foto).
Un silenzio dovuto inizialmente al lavoro da svolgere con il ministero, in virtù di una relazione da consegnare, da parte del commissario, in merito agli atti di assegnazione. Un silenzio che i dipendenti hanno accettato con pazienza, almeno fino ad oggi, in attesa di conoscere i particolari di una vicenda che resta ancora avvolta nella nebbia.
Già, perché a questo punto la pazienza sembra essere finita e la richiesta di chiarezza da parte dei sindacati e della Rsu dell’azienda arriva in maniera diretta attraverso una nota inoltrata anche al ministero dello sviluppo economico e allo stesso commissario Paolo Coscione.
“Siamo a chiedere un incontro nel più breve tempo possibile al Ministero dello sviluppo economico per esaminare la vertenza, dato che nell’ultimo incontro la situazione doveva essere risolta in breve tempo – scrivono i sindacati -. Riteniamo che all’incontro debba partecipare oltre che il commissario straordinario anche l’eventuale imprenditore interessato a rilevare l’azienda”.
Insomma, visto che la situazione era ormai andata in stallo, sono i sindacati a fare la prima mossa che ha l’intento di vederci chiaro e soprattutto di far uscire allo scoperto il commissario Paolo Coscione, da tempo trincerato dietro un silenzio preoccupante, dopo aver dichiarato apertamente l’assegnazione dell’azienda di via Senese.