GROSSETO – Mura medicee e Welfare, su questi temi si chiude la campagna elettorale di Massimo Felicioni. Tematiche piuttosto care al candidato a sindaco per la lista civica Grosseto Oggi per Domani che sul monumento cittadino va dritto al punto: «Proporrò un giuramento di fedeltà tra tutti i candidati, chi sarà eletto sindaco dovrà prendersi carico delle mura come un figlio. E’ una proposta per il bene della città e del cittadino e non ha importanza che l’abbia proposta io, perché è opportuno che il tema stia a cuore a tutti, compreso il futuro primo cittadino».
Sulle mura poi, Felicioni fissa i suoi concetti di programma: «Due punti saranno realizzati subito – dice – l’illuminazione al led e le cancellate per avere un maggiore controllo. Le mura saranno aperte e controllate di giorno, chiuse a livello di accesso e illuminate di notte». Sulla questione, in ogni caso, Felicioni lascia spazio anche alle parole dell’insegnante Liliana Innocenti: «Queste mura di Grosseto non dividono, ma accolgono. Dispiace che adesso siano in condizioni precarie. Grosseto è una principessa e le mura sono la sua corona».
Sul tema del Welfare, invece, Felicioni incassa la disponibilità dell’onorevole Lello Di Gioia: «E’ un’occasione per parlare di cose che riguardano la città e i cittadini. Disabili e lavoro, defiscalizzazione, infrastrutture, la città mi può votare perché ho maturato familiarità sull’argomento in questi cinque anni da consigliere comunale». Anche Di Gioia si sofferma sul tema: «Ho ascoltato con attenzione le parole dell’insegnante sulle mura cittadine, per il resto posso dire che nel nostro Paese abbiamo infrastrutture datate e moltissimi vincoli da superare, di conseguenza diventa problematico realizzare collegamenti mancanti. Credo debbano essere prese in considerazione come potenzialità di sviluppo e crescita, anche per accompagnare la città, in tempi rapidi, fuori dall’isolamento».
Felicioni chiude così in leggero anticipo la campagna elettorale che secondo il candidato è stata «Interessante. E’ mancato un po di tempo ma mi sono addentrato in contenuti che avevo già maturato nei precedenti 5 anni di consiglio comunale». Le note positive finiscono qua, secondo Felicioni che passa al contrattacco: «Denuncio fortemente che questa è una città che non collabora. Purtroppo tante persone rientrano nella categoria degli ignavi, ma io dormo sonni tranquilli e sereni. Mi sono impegnato per. Purtroppo la scarsa partecipazione ai temi che riguardano la città è preoccupante».