GROSSETO – Con la sentenza di ieri la Corte d’appello di Firenze ha confermato la responsabilità penale del comandante Schettino e, contestualmente, le pene comminate dal Tribunale di Grosseto.
«Schettino non era un dipendente qualsiasi della Costa – afferma Confconsumatori -, bensì il comandante della più importante nave da crociera italiana, un dirigente quindi di elevato rango della società genovese, pertanto eventuali errori dell’equipaggio e malfunzionamenti della nave non possono attenuare la responsabilità penale personale del comandante e la responsabilità economica oggettiva di Costa, che ha scelto il comandante consentendogli, tra l’altro, di fare una carriera lampo».
«Confconsumatori – commenta l’avvocato Marco Festelli del direttivo nazionale dell’associazione – è particolarmente soddisfatta perché le vittime, che hanno resistito alle sirene di un accordo affrettato tra le altre associazioni dei consumatori e la potente Costa Crociere, hanno visto confermare se non aumentare le provvisionali in loro favore. Infatti anche il secondo grado di giudizio ha confermato che Confconsumatori ha fatto bene a rifiutare e snobbare un accordo al ribasso in danno dei passeggeri-consumatori danneggiati».
«I passeggeri danneggiati difesi da Confconsumatori hanno già percepito almeno una provvisionale di 30 mila euro pari al triplo di quanto offerto nell’accordo proposto subito dopo il naufragio da Costa (10 mila euro). Non solo: i danneggiati (se la Cassazione confermerà la sentenza) potranno anche agire nelle sedi civili – conclude Festelli -, nei confronti di Costa, per ottenere il pagamento del maggior danno».