GROSSETO – “Non ci sono passi indietro dell’Azienda negli impegni per il Centro autismo, che anzi sono stati mantenuti, e prosegue il lavoro su i progetti di medio periodo, illustrati lo scorso marzo alle famiglie”. Una nota della Usl Toscana sud est interviene a tranquillizzare i genitori dei bambini con disturbi dello spettro autistico, preoccupati per il futuro del Centro di Grosseto e per lo stato di avanzamento di altri progetti a sostegno dei piccoli pazienti.
“Intanto – si legge nella nota – sono in consegna i nuovi locali (nella sede del Distretto a Grorarella, ndr) dove avrà sede il Centro e sono state attivate le procedure di assunzione per tre neuropsichiatri, che riporteranno al completo il pool di professionisti della Neuropsichiatria infantile”.
“In secondo luogo, il progetto per implementare i percorsi riabilitativi e terapeutici di gruppo a integrazione della terapia individuale, che coinvolge direttamente anche i familiari, non è affatto stato abbandonato – continua la Usl -. Lo avevamo definito ‘di medio periodo’ proprio per i tempi che richiedono questi percorsi. In questo momento è al vaglio dei nostri professionisti e dovrà essere rimodulato anche in base alle risorse disponibili. A questo proposito, entro la metà di giugno, è previsto un incontro che era già stato messo in calendario e a cui parteciperanno tutti gli attori coinvolti: i professionisti, gli operatori, i familiari, l’Azienda. In quella sede verranno affrontati e discussi progetti alternativi e la loro fattibilità, individuando le forme migliori per venire incontro alle famiglie sulla base delle risorse disponibili”.
“Inoltre, oltre all’attività del Centro di Grosseto, che è solo un parte dei servizi messi a disposizione dalla Usl per i ragazzi con disturbi dello spettro autistico, l’assistenza è garantita in tutto il territorio provinciale, attraverso i professionisti delle Unità funzionali salute mentale infanzia e adolescenza (UFSMIA). Neuropsichiatri e logopedisti – prosegue la nota della Usl – hanno in carico bambini e ragazzi autistici negli ambulatori territoriali, con alcune criticità nei tempi di attesa che contiamo di migliorare con l’ingrasso di nuovi professionisti; è attivo il Centro diagnostico per la diagnosi precoce, che ha ricondotto la percentuale di attività e il numero di diagnosi alla media nazionale; ci sono progetti per migliorare ulteriormente il profilo diagnostico e per avviare la riabilitazione già nei primi anni di vita del bambino; stiamo infine lavorando per costruire un percorso di diagnosi e cura nell’adulto”.
“Comprendiamo la preoccupazione dei genitori, ma ci teniamo a ribadire – conclude la nota dell’Azienda – che non sono stati lasciati soli e che il nostro impegno prosegue a fianco a loro e ai loro figli per migliorare ulteriormente l’assistenza e i percorsi di mutuo aiuto”.