GROSSETO – “Costruire una normativa chiara sulla geotermia”. Prosegue l’impegno del consigliere regionale Marras che, dopo la risoluzione presentata ed approvata in aula nell’autunno scorso e diversi atti destinati alla giunta che ponevano attenzione ai singoli progetti di ricerca geotermica sul territorio, oggi presenta una Proposta di legge autonoma di modifica della legge regionale 39/2005 “Disposizioni in materia di energia”.
“Con questo atto – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana – si compie un ulteriore passo avanti verso la regolamentazione dello sfruttamento dell’energia geotermica in Toscana. Più volte ho parlato della necessità di conferire alle amministrazioni comunali un ruolo attivo nel percorso autorizzativo delle richieste di permesso di ricerca, con questa Pdl proponiamo l’introduzione di uno specifico articolo che prevede un’intesa tra il Comune o i Comuni interessati e la Regione per la localizzazione e la realizzazione degli impianti geotermici.
Si mette al centro la strategia di sviluppo sostenibile ribadendo, in coerenza con gli altri atti diventati norma negli ultimi mesi, l’importanza e la centralità del paesaggio per la tutela, la promozione e l’economia del territorio. In questo modo i Comuni avranno un peso decisamente maggiore rispetto a quello che rivestono attualmente in ambito di conferenza dei servizi. Naturalmente l’intesa non è obbligatoria ma, se raggiunta, è vincolante e i termini dell’iter autorizzativo restano i medesimi: entro 30 giorni dalla richiesta dev’essere avviata la conferenza dei servizi”.
L’articolo 13 bis che si propone di integrare alla legge, prevede che questo confronto tra gli enti venga avviato contestualmente all’avvio del procedimento autorizzativo, ovvero, quando viene dichiarata completa l’autorizzazione per l’istanza per richiedere l’autorizzazione unica, tutto dovrebbe svolgersi prima della conferenza dei servizi.
“Sono convinto – conclude Marras – che questa modifica rappresenterà una novità importante per i sindaci e i cittadini dei territori interessati da permessi di ricerca, primo fra tutti quello amiatino. A meno di un anno dall’inizio della legislatura possiamo dire di aver raggiunto un obiettivo importante: aver messo in campo strumenti concreti che normano lo sfruttamento dell’energia geotermia. Il percorso non è ancora completato ma, senza dubbio, io ho fatto tutto quello che potevo e continuerò a mantenere alta l’attenzione su questo tema, resterò a disposizione di tutti per confrontarsi e portare in Regione istanze dai territori”.