GROSSETO – È iniziata, la scorsa settimana, l’edizione 2016 del corso di aggiornamento “Simulazione in area critica”, organizzato dal Dipartimento di Emergenza e accettazione (DEA) e dalla Pediatria della ex Asl 9, rivolto sia all’emergenza pediatrica che negli adulti. Il corso coinvolge circa 150 professionisti, tra medici e infermieri, che lavorano o ruotano, a vario titolo, in area critica; quindi medici del pronto soccorso e del 118, dell’Anestesia e Rianimazione, della Cardiologia, della Radiologia e della Pediatria.
La novità di questo anno, fortemente voluta dalla Direzione aziendale e condivisa con il DEA e la Pediatria, è che una parte delle edizioni del corso verranno svolte direttamente negli ospedali periferici, a Pitigliano (il 17 maggio), a Casteldelpiano (il 24 maggio), a Massa Marittima (il 4 ottobre) e a Orbetello (il 31 ottobre).
L’obiettivo finale è quello di avere, in ogni ospedale della provincia, soprattutto in quelli decentrati, personale in grado di affrontare l’emergenza lavorando in team, prestare le cure necessarie ai pazienti in qualunque situazione e, nei casi più gravi, consentire lo spostamento del paziente, in sicurezza, all’ospedale provinciale o alle strutture regionali di secondo livello. Questo in linea con la logica organizzativa della rete tra strutture provinciali, di area vasta e regionali.
“Il corso – spiegano gli organizzatori, il direttore del DEA, Mauro Breggia, e il direttore della Pediatria, Susanna Falorni – si basa su due elementi fondamentali: l’acquisizione di abilità tecniche e strutturali, lo sviluppo della capacità di lavorare in squadra, che, dati alla mano, rappresenta un elemento determinante nell’approccio all’emergenza, sia nell’adulto che nel bambino. Le simulazioni vengono svolte direttamente nell’ambiente di lavoro con team di professionisti della ex Asl di Grosseto, diretti e coordinati da un gruppo di medici e di infermieri che si sono formati e qualificati con un percorso formativo specifico.
Viene coinvolto, a rotazione, personale infermieristico e medico multispecialistico che lavora in area critica. La prima parte della simulazione, che riproduce un caso realistico, dall’arrivo in ambulanza, ai primi interventi di soccorso, viene fatta sul bambino e la seconda sull’adulto”.
Dal 2011, quando si è svolta la prima edizione del corso, sono stati affrontati in simulazione circa 120 casi critici con un elevato gradimento da parte degli oltre 250 partecipanti, che hanno acquisto una maggiore sicurezza nella gestione in team del paziente critico.
L’esperienza acquisita nel corso degli anni, in particolare attraverso l’analisi delle criticità emerse con le simulazioni, ha permesso di mettere a punto e migliorare costantemente i protocolli di trattamento, i percorsi clinici specifici, oltre ad introdurre nella pratica clinica il sistema del Crisis Resource Management (leadership, divisione dei ruoli, comunicazione efficace, contributo personale, gestione delle risorse, visione globale), in uso da decenni in ambito aereonautico e che solo negli ultimi anni si sta facendo strada nella formazione in sanità.