FONTEBLANDA – E’ un trionfo ma anche un evento storico la conquista della Promozione da parte del Fonteblanda, mai così in alto di categoria in quarantadue anni di storia societaria. Il team neroverde, da due anni allenato da Francesco Ripaldi, centra un risultato da applausi e dopo un’annata da protagonista.
«Stagione estremamente positiva – ha detto lo stesso Ripaldi tornando via dalla finale contro il Terranuova Traiana, battuto 2-1 in rimonta – abbiamo conquistato 64 punti, che non sono pochi, in un girone a sedici squadre. In queste tre gare playoff abbiamo dimostrato di meritare la promozione superando avversarie fisiche, ruvide e anche tecniche, ma anche di essere consapevoli del nostro valore. Ora abbiamo vinto lo spareggio col Traiana, squadra di grande tradizione calcistica. Abbiamo preso gol nel nostro momento migliore ma abbiamo fatto una grande partita contro un’avversaria molto forte, fattore che spesso si trascura nel calcio. Abbiamo reagito, cosa che abbiamo imparato nel corso dell’anno. E Marconi ha segnato il gol del 2-1 come contro il Ponte d’Arbia nella terz’ultima di campionato: in quell’occasione venivamo dalla sconfitta contro l’Argentario ma da lì sono arrivate sei vittorie consecutive. Bisogna avere l’approccio mentale giusto per ogni situazione».
Ripaldi ricorda anche il 4-3 con cui il Saline li ha eliminati dalla Coppa: una gara definita pazzesca ma anche una sconfitta che li ha rigenerati e fatti crescere, cosa che l’anno scorso (quando la loro stagione si fermò alla semifinale playoff) non si era verificata. «Ogni giocatore ha avuto la sua parte di gloria in questa post-season – ha continuato – abbiamo giocato bene e il reparto d’attacco è stato decisivo perché a turno hanno segnato tutte le punte e quando è così si vince. Il mio lavoro parte da lontano, da due anni fa, con tanti allenamenti e sacrifici. Ringrazio i ragazzi, tutti della provincia di Grosseto e molti di Fonteblanda, per l’emozione che mi hanno fatto vivere».
«Alcuni come Batacchi, Bartali, Lubrano, Ricci o Picchianti sono cresciuti in questa società. E vorrei sottolineare per l’affetto e l’amicizia che ci lega da anni l’exploit di Tommaso Gentili, difensore rientrato a pieni giri dopo due gravissimi infortuni al ginocchio. E’ stato anche un mio ex compagno quando giocavo. So cosa ha patito, avendo anche io avuto un infortunio come i suoi – conclude Ripaldi -. Con lui, la squadra è cambiata in meglio in morale e mentalità: ci ha dato una nuova voglia di raggiungere i nostri obiettivi calcistici. Spesso ci si vanta delle vittorie, ma quel che conta è la passione per questo sport e cosa si riesce a trasmettere ai giocatori».