GROSSETO – Si è appena conclusa a Parma l’edizione 2016 di CIBUS, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, moltissime le aziende toscane presenti.
I numeri di quest’anno sono stati grandissimi, sopra le aspettative.
CIBUS 2016 ha, infatti, registrato la presenza di oltre 72mila visitatori qualificati, di cui 16mila esteri, e 2.200 top buyer. I dati hanno ampiamente superato quelli dell’edizione precedente.
Complessivamente sono state 3000 le aziende espositrici. La Toscana è stata rappresentata da un centinaio di aziende, tra queste erano presenti molte aziende associate a Confindustria Toscana Sud: da Arezzo il Pastificio Fabianelli, il Caffè Donatello (AD Distribuzione),la Salumeria di Monte S.Savino, la Compagnia della Pasta, l’azienda Corsino Corsini, da Siena Salcis ed il Salumificio Viani, da Grosseto il Consorzio Grosseto Export, Il Boschetto, Franchi Salumi, Sapori e Gusto Italiani.
Tra gli espositori, presente anche l’ associata Zucchetti Centro Sistemi, che il 12 maggio ha presentato in fiera soluzioni software innovative per i diversi comparti alimentari.
Positivi i riscontri delle aziende presenti, il clima in fiera si è dimostrato molto più vivace dell’edizione precedente, come si evince dalle parole di Donatella Gena, titolare di Torrefazione Caffé Donatello (Monte S. Savino – AR) e vice presidente della sezione alimentari di Confindustria Toscana Sud, “siamo molto soddisfatti della presenza di operatori riscontrata e dell’interesse riscontrato verso tutti i nostri prodotti e verso i comparti dell’agroalimentare italiano.”
Ottime le impressioni anche da parte di Remo Grassi, presidente della sezione alimentari di Confindustria Toscana Sud e presidente della vinicola Banfi, presente al CIBUS il giorno di apertura per visitare gli stand di tutte le aziende associate presenti in fiera, che si è detto “positivamente colpito dal forte interesse riscontrato per il settore a conferma del valore dell’agroalimentare italiano di qualità”.
Molto soddisfatto anche il Presidente di confindustria Toscana Sud Andrea Fabianelli:”CIBUS si conferma quindi l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano, una grande vetrina di visibilità internazionale”.
Si sono riscontrate tuttavia delle difficoltà logistiche più volte segnalate da espositori e operatori ospiti.
Il successo dell’edizione appena conclusasi dovrà necessariamente stimolare un confronto su tali criticità per migliorare ulteriormente i positivi risultati raggiunti.