MASSA MARITTIMA – «Non si capisce che cosa ci sia da stupirsi da parte del Sindaco, richieste dirette e indirette sono state effettuate molte volte e senza esito». Gli ex lavoratori della onlus “Collaborazione e sviluppo” rispondono così al sindaco di Massa marittima, Marcello Giuntini, che sosteneva di non aver mai avuto richieste di incontro dal gruppo di lavoratori.
«Questa è la cronologia – proseguono – . Ghirlanda: il 20 giugno 2015 alla richiesta di Giuntini se vi fossero in programma arrivi di profughi in Ghirlanda, in occasione di cena post elezioni a Ribolla, gli fu risposto sì, poiché l’associazione aveva presentato domanda ed era in attesa della conclusione delle procedure da parte della Prefettura per l’assegnazione di 4 appartamenti in Ghirlanda. Fu detto anche che sarebbe stato utile incontrarci con il sindaco per affrontare il tema dell’informazione della popolazione come era già avvenuto in altri comuni».
«A luglio 2015, ad affidamento sicuro – continua la nota -, nuovi contatti telefonici senza esito ed il 15 luglio il rinvio dell’incontro per le legittime ferie di Giuntini: ne parliamo al mio rientro. Ma nessuna disponibilità è stata data. Il 29 luglio, parte una nota che lo informa sull’arrivo dei profughi. Il 3 agosto è il Sindaco a chiedere quanti profughi sarebbero arrivati e la data esatta con l’invito a vederci cui non viene dato seguito. Il 17 agosto 2015 altra nota con la quale viene trasmesso il progetto e le azioni specifiche previste e si chiede di poter organizzare incontro con la frazione. La risposta è “meglio di no. Io voglio essere libero”. Altra richiesta di incontro per scritto viene effettuata per un confronto con Sindaco, Giunta e Consiglio a livello politico specifico sulla questione Ghirlanda, programmato ma che non verrà mai fatto. Dove siano le notizie incomplete, incerte o intempestive non lo sappiamo ma è chiaro che non vi è volontà di incontro. Al di là dei contatti telefonici parlano gli atti».
«Le richieste dei collaboratori: il 12 novembre 2015 è stata fatta richiesta scritta per essere incontrati dai sindaci – si legge ancora -. Il sindaco di Massa viene raggiunto anche da varie telefonate ma alla fine sarà l’unico a non riceverci. Il 12 dicembre 2015, viene inviata nota informativa ai Sindaci rispetto alla situazione che è vissuta dai collaboratori. Prima del Natale viene richiesto ancora un incontro politico – istituzionale con le stesse modalità di settembre sempre al sindaco, giunta, consiglio e maggioranza di Massa. Ci vorranno molti solleciti e alla fine, grazie all’intervento del segretario del PD di Valpiana che fa scegliere la data al Sindaco sulla base dei suoi impegni, il 17 marzo 2016 viene fissato ma, dulcis in fundo, la sera sarà proprio il sindaco a disertare l’incontro. Non riusciamo a comprendere cosa faccia stupire Giuntini e come si faccia ad affermare che non vi siano state richieste di confronto per molteplici aspetti».
«Ogni tanto sarebbe da fare non la cosa più conveniente, sicura o popolare, ma quella giusta che in questo caso sarebbe stata quella di ascoltarci, come hanno fatto gli altri sindaci, la Regione Toscana, la commissione parlamentare – sottolineano ancora i lavoratori -. Con l’ascolto non avremmo preteso che si prendessero posizioni a nostro favore, per quello Sindaco sappiamo che non è nelle sue competenze ed è per questo che ci siamo rivolti alla giustizia, non pretendiamo tanto. A noi bastava informarla, le avremmo fatto sentire la nostra campana che è quella di chi vive e si sente di appartenere a questo territorio perché vi è nato e se ne sente parte attiva. Magari sarebbe stata anche l’occasione, come abbiamo fatto nell’incontro del 17 marzo a chi presente, per proporre ufficialmente percorsi di minore impatto e più sostenibili anche per la questione di Prata».
«Prata che abbiamo informato tramite stampa, dato che non ci è stata concessa occasione, mentre è stato raccontato a gennaio che nulla era pronto e certo sull’arrivo dei migranti, curiosamente a fine dicembre era già sede operativa per l’accoglienza e vi era già stato assegnato personale assunto da un’impresa che si chiama Cosmos, sempre di Lucca, legata probabilmente a Partecipazione e Sviluppo. Ribadiamo che dobbiamo solo prendere atto della sua poca sensibilità o volontà di ascolto non solo nei nostri confronti ma rispetto ad un problema europeo e nazionale di grande impatto che, non ce ne voglia, ha bisogno di essere governato e non di essere trattato con superficialità o con un lavarsene le mani attraverso lo strumento della partecipazione. È per questo che ci vuole una grande attenzione per evitare strane polemiche come questa che semina dubbi che sarebbero stati dissolti con una buona mezz’ora di dialogo per chiarire ed essere trasparenti. Siamo comunque tutti a disposizione per i chiarimenti del caso senza pretendere nulla che esuli dalle competenze istituzionali ma – concludono gli ex lavoratori – per dare un contributo costruttivo a vantaggio del territorio, con sincerità, passione e spirito di collaborazione come lo siamo sempre stati».