GROSSETO – Venerdì 6 maggio dalle 15,00 alle 19,00 nella sala convegni al centro congressi Porta del Parco di Gavorrano è in programma una giornata di studio dal titolo “Acqua della miniera, una opportunità di sviluppo e di valorizzazione del territorio”, organizzata dal Comune di Gavorrano in collaborazione con l’Associazione Arcinprogress.
Fin da momento della sua chiusura (anni ’80) dalla miniera di Gavorrano viene pompata una notevole quantità di acqua (circa 70 litri al secondo) che riversata nei fossi San Giovanni e Rigiolato, viene perduta quasi totalmente.
Il pompaggio dell’acqua è necessario per mantenere in sicurezza la miniera impedendone l’allagamento e lasciando il livello ad un quota molto bassa tale da non farla arricchire di sostanze tipiche delle aree minerarie in concentrazioni elevate e di non costituire un pericolo per la stabilità dell’abitato di Bagno di Gavorrano dove fino alla metà degli anni ’50 sgorgava una sorgente termale.
Nel corso degli anni sono stati avviati alcuni progetti finalizzati ad indagare la possibilità di utilizzare questa importante risorsa proveniente dal sottosuolo.
Infatti, per risolvere il problema della gestione ambientale delle aree minerarie delle Colline Metallifere compresa la gestione delle acque, dopo anni di trattative nel 2009 venne firmato da tutti i soggetti interessati (Regione Toscana, ARPAT, Eni, Syndial, titolare delle concessioni minerarie, e tutti gli enti locali tra cui il Comune di Gavorrano) un Accordo di Programma per la messa in sicurezza mineraria e bonifica ambientale dei siti minerari delle Colline Metallifere.
In questo documento la società mineraria si impegnava a effettuare degli studi relativi alla caratterizzazione ambientale delle acque di miniera di tutto il comprensorio e degli studi ed indagini, sempre ad opera della società mineraria, finalizzati a verificare la possibilità di utilizzo delle acque calde per scopo termale e in seconda battuta uno studio di caratterizzazione per altri utilizzi.
Oggi a sette anni dalla firma dell’Accordo non tutti gli studi sono stati portati a termine (è in corso quello della caratterizzazione) e l’Amministrazione di Gavorrano intende riprendere la discussione per gettare le basi di un percorso condiviso con i vari attori del territorio (Regione Toscana, enti locali, enti di ricerca, esponenti dell’industria e dell’agricoltura) finalizzando ad un uso consapevole e sostenibile dell’acqua di miniera che pup spaziare dall’uso agricolo, energetico, industriale e termale.
“E’ necessario affrontare il problema e indagare tutte le possibilità di utilizzo di quest’acqua che viene ininterrottamente edotta dal sottosuolo dai Pozzi Roma e Rigoloccio e per il momento è praticamente inutilizzata,” afferma il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli. “L’Amministrazione Comunale intende attivare un percorso finalizzato ad ottenere una analisi a 360 gradi che tenga conto delle esigenze della comunità e delle attività economiche del nostro comprensorio. Non è possibile ignorare una risorsa come l’acqua di miniera, questa ricchezza deve essere assolutamente messa a disposizione della nostra comunità e dei nostri operatori economici. Per avviare di nuovo un confronto costruttivo ed operativo abbiamo pensato di organizzare insieme ad Arcinprogress questa giornata che deve essere il primo passo di un nuovo corso: quello di utilizzare al meglio tutte le occasioni di sviluppo sostenibile del territorio di Gavorrano.”
La giornata di studio del 6 maggio prevede due momenti diversi:
- una sezione più tecnica dove sono stati invitati esperti degli aspetti geologici e tecnici (Carlo Alberto Garzonio del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, Felice Azzollini program manager della Syndial, Giancarlo Sbrilli direttore dell’ARPAT) ma anche Alessandro Franco e Nicola Cambri del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Pisa e Giorgio Ragaglini e Rudy Rossetto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa:
- una tavola rotonda gestita dal giornalista Simone Paradisi dove parteciperanno e saranno chiamati a dare il loro contributo importanti protagonisti del mondo politico ed economico per avviare la discussione su questa grande opportunità di sviluppo del nostro territorio: Leonardo Marras (Regione Toscana), Giancarlo Vallesi (Consorzio di Bonifica Toscana Costa), Felice Azzolini (Syndial), Lidia Bai (Parco Nazionale delle Colline Metallifere), Alessandro Fabbrini (Terme Antica Querciolaia di Rapolano), Enrico Rabazzi (CIA Grosseto), Luigi Mansi (Nuova Solmine), Giulio Querci (Comune di Gavorrano).
Le conclusioni saranno a cura di Leonardo Marras capogruppo PD del Consiglio Regionale della Toscana.