ORBETELLO – «Davvero singolari le parole del segretario PD, Cristiano Vadi e del sindaco Paffetti, intrise di livore e virulenza sanculotta, che ci accusano di non garantire il buon governo del nostro Comune e venire meno alle parole date.» Non tarda ad arrivare la reazione delle liste Civiche Unite agli attacchi dei giorni passati, soprattutto adesso che appare abbastanza chiara la rottura tra i due schieramenti che avevano dato vita alle primarie del centro sinistra ad Orbetello.
«Sul percorso che ci doveva portare uniti alle prossime elezioni siamo sempre stati chiari e lineari: abbiamo chiesto le primarie come strumento democratico, concesse dopo grossi mal di pancia, ed a caro prezzo: i nostri rappresentanti sono stati oggetto di offese, anche personali, da alcuni esponenti del PD e di altri partitiche – spiegano loro – non si riconoscevano nelle primarie delegittimando di fatto il nostro candidato. Perché in quel contesto il PD non ha chiesto chiarezza a Sel? Semplicemente perché a Orbetello sono un partito unico».
«Nonostante ciò, all’indomani delle primarie, non ci siamo messi di traverso lasciando da parte le gravi offese ricevute – prosegue la nota -. Dopo alcuni giorni, però, sono iniziatiti una serie di contatti e nell’ultimo dei quali la Paffetti ed i suoi ci ha chiesto di sostenere la sua candidatura offrendoci due rappresentanti in lista su 16, una cosa veramente sproporzionata rispetto ai numeri delle primarie, un’offesa, forse una rivalsa contro chi ha voluto le primarie contro la sua volontà. Tutto questo non poteva che logorarci, anche se rimarremo fedeli alla parola data non entrando in altre liste, non correndo e non appoggiando altri nella prossime amministrative, ma non dando nemmeno un componente alla lista della Paffetti. Vista, infine, l’ultima presa di posizione del segretario PD Vadi, che da sempre ha osteggiato ed indebolito la Paffetti giocando su più tavoli, chiediamo l’intervento del garante della coalizione nella persona di Tommaso Bernardini esponente del PSI.»
Riguardo ai recenti avvenimenti in consiglio comunale i membri delle Civiche continuano dicendo che «a suo tempo la giunta ha approvato atti riguardanti il bilancio pluriennale che prevedevano la graduale diminuzione dell’IRPEF, cosa non avvenuta – spiegano loro – dunque a venire meno alla parola data sono stati la Paffetti e l’assessore Barbini. Logico, quindi, il nostro voto contrario all’aumento delle tariffe TARI. Ma non solo per questo siamo responsabilmente stati “costretti” a votare contro una delibera che aumentava le tariffe per ben 400mila euro senza alcuna correlazione con il bilancio di previsione che l’attuale giunta non è stata ancora in grado di approvare anche se doveva averlo già fatto per consegnarlo ai consiglieri comunali entro l’8 di aprile, come per legge. Rammentiamo, ma forse la Paffetti e Barbini non lo sanno, che le tariffe sono propedeutiche al bilancio di previsione e se non si ha una visione d’insieme come si può deliberare un aumento di tariffe di tale portata Non si parla dell’1-2% come è avvenuto in altri Comuni, ma mediamente del 15% circa.»