ORBETELLO – «Se volete il palco per il comizio, ve lo dovete montare da soli. E magari trovare anche chi ve ne certifica l’agibilità.» E’ in pratica questo il succo di una delibera di giunta Pd del Comune di Orbetello, di un paio di giorni fa, che fa gridare al boicottaggio il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, Alfredo Velasco, che è andato su tutte le furie dopo aver ricevuto la notizia che il sindaco Paffetti ed i suoi assessori hanno deliberato di concedere l’uso del palco comunale al Movimento 5 Stelle di Orbetello, per sabato prossimo 30 maggio, specificando che «i soggetti richiedenti dovranno provvedere autonomamente al montaggio della struttura.» Una questione che accende ancor di più il già teso clima elettorale in riva alla Laguna e che fa parlare, eufemisticamente Velasco, di «mezzucci per ostacolare l’attività della nostra campagna elettorale che fanno semplicemente ricordare i tempi di Brescello e le lotte tra Don Camillo e Peppone. Con la differenza che quelli erano film, mentre invece questa è la realtà.»
Ilarità a parte la questione, per come la espongono i grillini, appare cosa grave, perché secondo loro sarebbe prassi consolidata che gli operai comunali montino il palco richiesto per i comizi e che un tecnico del Comune si occupi della dichiarazione di agibilità secondo le norme di legge. Cosa questa che, all’ultimo momento, è stata proibita: «Lo scorso 22 aprile avevamo fatto richiesta per la presentazione della lista il 30 aprile e per un altro comizio, il giorno 21 maggio prossimo, ed avevo personalmente parlato con un tecnico che mi aveva garantito anche la certificazione per il giorno prima della data in questione – spiega Velasco – ma questa mattina sono stato avvertito che il sindaco, con delibera di giunta, ha stabilito che il palco ce lo dobbiamo montare. Appare chiaro a tutti che fare comizio elettorale da terra, o dall’alto del palco, non è la stessa cosa, tanto più che abbiamo anche ospiti alcuni esponenti regionali e nazionali del M5S. Devo dire che questa cosa mi lascia davvero l’amaro in bocca, perché la considero in contrasto con tutte le regole della democrazia. Al momento non so cosa faremo, stiamo decidendo all’interno del Meetup se montare il palco da soli o meno – conclude lui – fatto sta che corriamo il rischio di essere la prima formazione politica nella storia di Orbetello che è costretta a montarsi il palco per fare un comizio elettorale.»