GROSSETO – Il Grosseto prende il volo per la Sardegna, sperando in un atterraggio morbido che consenta di mantenere intatto il secondo posto, praticamente l’unico obiettivo rimasto a disposizione dei biancorossi. La rotta per Castiadas rischia di essere più impervia del previsto, vuoi per l’avversario agguerrito, vuoi per le interferenze che il mister avverte alla vigilia: «Ci sono troppe interferenze intorno alla squadra proprio in questo momento in cui i ragazzi dovrebbero avvertire un clima di serenità sono oggetto di tutta una serie di distrazioni, che vanno a minare il delicato lavoro di ricomposizione dello spogliatoio. Questo spogliatoio si trascinava problemi nati sul finire del girone d’andata la cui origine si deve dall’aver costruito una rosa troppo numerosa. Con grande volontà di tutti siamo stati capaci di ottimizzare l’ambiente rendendolo piacevole, abbiamo riordinato i rapporti, bilanciato l’insieme. Alcune società, e persone che dicono di essere emissari delle stesse, avvicinano i giocatori promettendo mari e monti per la prossima stagione. Chi agisce in questo modo ha il chiaro intento di rompere l’ambiente, di gettare ombre sulla società e il suo presidente, anche lui raggiunto da strani messaggi».
«Si vuole evidentemente rompere il giocatolo, mettere in cattiva luce l’intero ambiente biancorosso. La società è giornalmente disturbata da voci negative. La tifoseria discute sul fatto che da tre mesi la prima squadra non viene gratificata dai rimborsi spese – prosegue Orlandi -. Tutto totalmente bugiardo e non vero. Vorrei che la Grosseto calcistica si giochi questo finale di campionato in piena serenità, lo dico anche per il bene della città».
Quanto al Castiadas, sotto il profilo tecnico, Orlandi la vede così: «Baderemo al sodo, troveremo un campo sintetico piccolo che potrebbe darci noia. Prevedo che loro giocheranno con un 4-4-2 pronto a trasformarsi in un 4-3-3 offensivo. Di sicuro, visto che mancano tre gare alla fine, sarà una gara non facile per tutti».