GROSSETO – «I veri fascisti diete voi». Antonfracesco Vivarelli Colonna non ci sta e dopo le critiche ricevute per la visita grossetana di Salvini, affida a Facebook il suo sfogo. Con un commento ad un post in tarda serata risponde agli affondi che nel pomeriggio, mentre lui si trovava in piazza con il leader del Carroccio, arrivavano da alcuni avversari politici. In particolare da Leonardo Marras e Luca Sani che con un comunicato molto duro avevano attaccato il candidato sindaco del centrodestra.
«Osservando alcuni simpatici – si legge sul commento postato dal profilo di Antonfrancesco Vivarelli Colonna -, e leggermente penosi commenti degli avversari politici, mi sorge spontanea una riflessione: ma democrazia non significa anche tolleranza delle idee altrui? Qui sembra di assistere ad un fenomeno alquanto strano, i democratici che tali si professano, assumono caratteristiche fasciste (nelle peggiori accezioni) e totalitarie che nemmeno ai tempi di Mussolini era dato di vedere, invidia, arroganza, supponenza, ira, 0 possibilità di espressione e spazio per gli altri. E lasciate un po’ di scena anche a chi non la pensa come voi dai, calmatevi e cercate di trovare qualche idea propositiva e non solo di tentare ridicolmente di gettare fango su chi ha l’ardire di non pensarla come voi e di basare la propria campagna su proposte concrete, piccole cose, fattibili che, per altro, proprio dai critici apodittici non sono mai state fatte nonostante 10 anni di tempo. Calma ragazzi, calma, pensate alla salute. Se al giorno di oggi non è anacronistico o antiquato parlare di fascismo, allora una cosa lasciatemela dire, vi prego, i veri fascisti siete voi! Buona giornata!».
E sugli attacchi a Vivarelli Colonna oggi con un comunicato ufficiale interviene anche Giacomo Cerboni, consigliere comunale uscente, tra i più stretti collaboratori del candidato sindaco di centrodestra.
«Quelle di Marras e Sani sono parole cariche di ignoranza, di violenza, di arroganza. È evidente il loro nervosismo e non potrebbe essere diversamente: sanno che usciranno malconci dalle elezioni del prossimo 5 giugno. Con questa uscita, Marras e Sani dimostrano di essere i veri sceneggiatori della campagna elettorale del Pd. Quello che non sanno, invece, è il disgusto enorme che il loro operato ha provocato negli ultimi 10 anni tra i grossetani. Evidentemente non conoscono neanche quanto questa Città sia stremata a causa della drammatica incapacità di governare del PD».
«La violenza di cui parlano è la loro: è quella che ha costretto centinaia di famiglie a unirsi in Comitati per difendere, anche nei tribunali, i propri diritti di fronte ad una Amministrazione nemica: penso agli asili Iside, ai riscatti delle aree Peep, al Peep Pizzetti, al taglio dei posti negli asili nido, al dimezzamento della spesa sociale per i contributi sugli affitti. Gli effetti di queste scelte amministrative fanno più male di qualsiasi parola, anche della più esasperata».«La loro è l’arroganza di un centrosinistra ormai a pezzi, logoro e informe, che vorrebbe perpetrare questo modo di governare. Marras e Sani, ancora una volta, compiono un errore di analisi: nelle critiche sterili e rabbiose che ci dedicano, c’è la cecità di una classe dirigente lontana dai problemi quotidiani dei cittadini, incapace persino di programmare il presente: basti pensare che non sono stati capaci di approvare entro la fine della consiliatura il bilancio di previsione, come la legge impone entro il 30 aprile, e che quindi rende aleatoria la realizzazione delle poche proposte che, ad oggi, sono state partorite dal PD. Il loro è lo snobbismo di chi dorme sogni fatti di privilegi che non esistono più. È per questo che il loro risveglio potrebbe essere particolarmente doloroso».