ROCCASTRADA – «I sindacati Cgil Cisl Uil chimici si informino meglio prima di parlare a vanvera». Così Moreno Bellettini, coordinatore di Insieme per Roccastrada, risponde ai sindacati che lo avevano chiamato in causa «A parte le inesattezze sul mio ruolo nella organizzazione sindacale Ugl, voglio ricordare alla triplice chimica di imparare a leggere meglio e di informarsi prima di parlare a vanvera. Per quanto concerne la burocrazia e aiutare a creare 18000 posti di lavoro, ricordo alla triplice di precisare che chi amministra da sempre gli enti locali e la regione Toscana, non sono i comitati civici ma il centro sinistra o i sinistri sinistri molto più dialoganti e vicini a voi che a altri. Che a Gavorrano e a Roccastrada non sono previste elezioni e che nessuno vuole speculare su campagne elettorali inesistenti».
«Nella nota del comitato nessuno ha contestato le competenze di ASL, ARPAT o altri, ma il sito proposto – prosegue Bellettini -. Ricordiamo ai solerti sindacalistoni che i parametri dell’accordo del 2004 sono a nostro avviso certamente più compatibili per ripristini ambientali siti come Montioni, lontani da fiumi o torrenti, che usare come discarica una voragine soggetta a infiltrazioni d’acqua, vicina al fiume Bruna e al torrente Mollarella, questo non significa ripristinare in sicurezza come previsto dall’accordo. La mia contrarietà all’uso di tale sito è nota a tutti sin dal 2004 avendola esternata pubblicamente quando ancora ero sindacalista eletto interno alla Tioxide nonché segretario provinciale Ugl chimici. Impegnato allora come oggi a tutelare l’area industriale, il lavoro e l’occupazione, compatibile con l’ambiente e non soltanto “per partito preso” con i legittimi interessi aziendali tesi al risparmio».
«Tale posizione nota a tutti, non ha impedito allora come oggi ai lavoratori interessati di gratificare con il loro voto l’Ugl In modo molto più consistente di altre sigle sindacali, le quali ogni tanto cercano occasioni pretestuose per ribaltare tale tendenza. Rassegnatevi i lavoratori sono molto meno influenzabili di quanto si crede. I lavoratori ricordano tutti i comportamenti anche quelli superficiali che hanno portato ad inquinare, con stoccaggi anomali di materiale di risulta pozzi di acqua potabile e fiumi come il Farma e il Merse. Con gravi danni all’ambiente e massicci investimenti che potevano essere impiegati per creare nuova occupazione. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico ma “prevenire è meglio che curare”».