GROSSETO -Un’operazione che dà origine alla realtà leader in Italia nelle soluzioni software per il settore Energy & Utilities.
Terranova ha annunciato l’acquisizione della società Trilance srl di Verona, azienda leader nella fornitura di software per le Società di Vendita di Gas ed Energia Elettrica.
Terranova, azienda fiorentina fondata nel 2000, è una tra le leader nel mercato italiano del software per il settore Energy & Utilities. E’ partecipata dalla multinazionale italiana Pietro Fiorentini Spa dal 2011. Da due anni Terranova ha avviato un processo di internazionalizzazione, che la vede presente nei mercati europei e asiatici, anche con una propria sede a Shanghai.
Trilance, fondata nel 2005 a Verona, fornisce la soluzione software di riferimento per gli operatori del mercato energetico liberalizzato e per le aziende di pubblica utilità. Ha sedi a Verona, Roma e Genova.
Il risultato dell’operazione crea una realtà che ha generato ricavi per oltre 24 mln di euro nel 2015, impiegando complessivamente più di 220 persone, il 75% delle quali impegnate in attività di innovazione e sviluppo.
Il portafoglio clienti della nuova realtà, che include complessivamente oltre 160 aziende, annovera i maggiori player del mercato nazionale con operatori come Enel, Iren, e-On, Estra, Linea Più, Axpo Italia, Illumia, Gala, Agsm, AMGA Energia e Servizi, Green Network.
Nel segmento della Vendita di gas ed energia Terranova con questa operazione è fornitore, con un’offerta software eterogenea, di oltre la metà dei 40 top player, avendo anche una diffusa presenza nel segmento delle piccole e medie aziende. Terranova punta a sviluppare questo business all’interno di un mercato composto da oltre 800 operatori che esprimono un budget per software e servizi pari a oltre 250 mln di euro all’anno, destinato a crescere anche in virtù dell’ulteriore processo di liberalizzazione del settore legato al superamento della Maggior Tutela.
Nel mercato del software per la Distribuzione di Gas ed Energia Elettrica, Terranova è presente in aziende che gestiscono oltre 6mln di utenze, ha all’attivo 10 progetti internazionali nel settore dello smart metering, gestisce importanti forniture nel settore del Servizio Idrico Integrato. Il processo di internazionalizzazione e lo sviluppo di questi mercati saranno supportati dal potenziamento della struttura produttiva dedicata.
Roberto Milani, Chief Technical Officer con sede a Grosseto, nonchè co-fondatore di Terranova, commenta l’operazione: «L’acquisizione di Trilance rappresenta una pietra miliare importantissima nella storia di Terranova, un’opportunità di sviluppo irripetibile nel settore che riflette i significativi investimenti che la società continua a effettuare nella propria attività. Questo permetterà di mettere a fattor comune il patrimonio di know how delle due realtà e le idee più innovative a beneficio di tutti i nostri clienti. Il Piano Industriale post-acquisizione prevede, a seguito della fusione per incorporazione di Trilance programmata a Giugno 2016, un processo di crescita, sia in termini di fatturato che di investimenti in risorse umane, che vedrà la sede di Grosseto fortemente coinvolta. La struttura, già ampliata nell’ultimo anno, prevede un ulteriore potenziamento nei prossimi mesi; la crescita del personale che sarà impegnato in nuovi progetti, ma anche nel consolidamento di quelli esistenti, rappresenta un passo fondamentale per la creazione di un gruppo sempre più competitivo, che possa ulteriormente espandersi, accrescere il proprio business e rappresentare inoltre un importante ruolo economico per tutta l’area.».
Massimo Mostallino e Massimiliano Turazzini, soci fondatori di Trilance, garantiranno continuità alla gestione aziendale e si occuperanno in prima persona di accompagnare questo importante progetto, con un impegno di lungo periodo.
Le parti sono state assistite per la parte legale dalla società Fivesixty Legal di Milano e dallo studio Fratta Pasini e Associati di Verona; per la parte finance dalla società Fivesixty, come general advisor dallo Studio Associato DMS di Firenze insieme allo studio Zanini di Verona. Banca Intesa Sanpaolo, assistita dallo studio Pedersoli e Associati, ha finanziato l’operazione.