GROSSETO – A margine del successo dell’iniziativa targata Coldiretti Grosseto e Campagna Amica che, con Benvenuta Primavera, ha visto riempirsi piazza Dante, nel centro della città, con gli stand degli imprenditori del circuito di Campagna Amica, insieme agli operatori di Terranostra, l’associazione agrituristica provinciale dell’organizzazione agricola, ha tenuto banco la grande mobilitazione di Coldiretti per il settore zootecnico e, più precisamente, quella che ha visto scendere in piazza i produttori per il prezzo del latte a Udine sabato scorso.
“Purtroppo anche qui in Maremma – ha esordito il direttore Andrea Renna – il settore è in crisi e le strutture di cooperazione hanno tagliato il prezzo ai produttori con due centesimi in meno che mettono a rischio la tenuta degli allevamenti oltre che non garantire la remunerazione per le spese di produzione degli allevatori. Il prezzo del latte fresco moltiplica più di quattro volte nel passaggio dalla stalla allo scaffale, ma agli allevatori non rimangono neanche quei pochi centesimi necessari per dare da mangiare agli animali. Chiederemo un incontro urgente, come Coldiretti Toscana e Coldiretti Grosseto, al presidente di Latte Maremma, poiché intendiamo aprire un dialogo costruttivo utile ad evitare tagli ai produttori magari intervenendo diversamente sui costi di produzione dell’importante struttura che ha sede a Grosseto”. Il problema vero alla base della crisi per Coldiretti resta però quello legato all’applicazione delle norme sull’etichettatura del prodotto. “Di fronte a un crisi senza precedenti nel settore – aggiunge Renna – ad un anno dalla fine delle quote latte, non si porta a conoscenza dell’opinione pubblica, che una mozzarella su quattro in vendita non è ottenuta direttamente dal latte, ma da semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta. Ciò provoca una distorsione del mercato, una depressione dei prezzi pagati agli allevatori e causa la chiusura degli allevamenti. Di fronte a questa escalation di truffe e inganni, per salvare il Made in Italy, non c’è piu’ tempo da perdere e occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine del latte in tutti i prodotti lattiero caseari per garantire la trasparenza dell’informazione e la salute dei consumatori. “Per questo siamo scesi in piazza ad Udine nei giorni scorsi dove, in perfetta solitudine, ma con migliaia di produttori Coldiretti – spiega il presidente Marco Bruni – abbiamo chiesto attenzione ed ora attendiamo risposte”.
Tornando al mercato di Campagna Amica, andato in scena in piazza Dante, tanti i commenti positivi sia degli imprenditori che dei grossetani e anche da parte delle autorità cittadine presenti come il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda, il presidente della Cna Renzo Alessandri, il consigliere regionale Leonardo Marras, il presidente dell’ Olma Massimo Neri, il presidente di Latte Maremma Fabrizio Tistarelli, il sindaco di Magliano Diego Cinelli, il Capo di Gabinetto, Vice Prefetto Aggiunto Sabrina Agresta e molte altre. “Una spinta in più per continuare con il nostro progetto di Forza Amica del Paese – concludono Renna e Bruni – e valorizzare le produzione locali. Nel prossimo fine settimana saremo a Roma, al Circo Massimo, il Mercato di Campagna Amica della Capitale, con il meglio della Maremma e dell’offerta di Terranostra e poi continueremo le nostre azioni a macchia di leopardo in tutta la provincia di Grosseto fino ad agosto”.